Furti in Valcuvia e Luinese, un arresto, si cerca la banda
I carabinieri, grazie alla scientifica, risalgono al sospettato: è un giovane di 22 anni di Laveno Mombello. "Indagini in corso per risalire a complici e ricettatori"
Prima il sopralluogo: qualche domanda agli esercenti, mentre guardava (o guardavano), facendo i calcoli su come entrare.
Poi il colpo. Una serie di furti tra Valcuvia e Luino sono stati bloccati dai carabinieri grazie ad indagini con tanto di scientifica partite da un "banale" furto dal bottino risibile: 50 euro, cui ne sono seguiti altri, con analoghe modalità.
Il reato contestato dai militari ad un giovanissimo è di "Furto continuato aggravato": i carabinieri di Luino lo hanno arrestato a Laveno Mombello stanotte.
I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2010 e l’estate scorsa: in tutto sono 5 gli episodi contestati al ragazzo, che hanno giustificato l’ordinanza di custodia cautelare.
L’uomo, F.G., 22 enne, è noto alle forze dell’ordine, poiché in passato si è reso responsabile di violazioni della stessa indole.
Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Luino, hanno avuto origine il 18 agosto del 2010 quando a Gemonio in un esercizio commerciale sono stati asportati 50 euro. Una somma esigua, ma che dopo la denuncia ha subito messo al lavoro i militari, che hanno registrato la dinamica. Poi le indagini, indiscrezioni e metodi "tradizionali", ma anche l’intervento della squadra scientifica, per rilievi più apoprofonditi.
Poi, l’estate scorsa, altri furti. Nell’agosto di quest’anno venivano “visitate” dai ladri altre quattro attività commerciali: un ristorante/pizzeria di Cuveglio (600 euro in contanti e un computer portatile, con effrazione di vetro); un ristorante/pizzeria di Luino, (forzatura di un infisso in metallo di una finestra); altro ristorante/pizzeria di Luino, (dopo aver scardinato una finestra, forzavano il registratore di cassa, impossessandosi di 700 euro e di un orologio di marca); un’agenzia immobiliare di Luino, presso la quale, dopo la rottura del vetro della porta d’ingresso, veniva rubata una macchina fotografica.
Il valore complessivo della refurtiva asportata nei furti ammontava a circa cinquemila euro.
I carabinieri hanno continuato le indagini da cui emergeva che per il particolare modus operandi e gli obiettivi colpiti, gli autori dei furti erano persone specializzate nella commissione di reati di questo tipo, che si aggiravano in zona e che giorni prima avevano avuto contatti con gli esercenti per motivi solo apparentemente legati alla loro attività. Di fatto erano stati fatti dei veri e propri sopralluoghi finalizzati alla commissione dei successivi furti.
Grazie ai fondamentali elementi di riscontro raccolti dai militari giunti sul posto e vicini ai commercianti, il cerchio dei potenziali responsabili dei furti si è ristretto, consentendo di dare un nome ed un volto ad almeno uno dei malfattori.
Gli ulteriori sviluppi ed i particolari carpiti dai militari hanno riscontrato inequivocabilmente le responsabilità del 22 enne.
I carabinieri hanno delineato con dovizia di particolari le responsabilità dell’uomo individuato in una informativa di reato che è stata depositata alla magistratura varesina.
Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, il dottor Luca Petrucci. Il 6 novembre scorso il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Varese ha emesso a carico del 22 enne un’ordinanza di custodia cautelare, notificata oggi alle 01.00 dai militari luinesi alla persona che, ora si trova arrestato.
Le indagini continuano allo scopo di individuare sia i complici dell’arrestato, sia i canali di ricettazione della banda e non si esclude che nei giorni a seguire si possa avere qualche ulteriore sviluppo, ma su ciò gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.
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