Marijuana km zero, in manette un ventenne coltivatore
Serra riscaldata, laboratorio per distillare l'olio, fertilizzanti: una attività ben avviata ha messo nei guai un giovane che vive nel centro del paese: la cascina di famiglia era anche luogo di "consumo"
Un ventenne in manette per detenzione e produzione di stupefacenti a Leggiuno: il giovane è stato colto sul fatto dai carabinieri di Laveno Mombello, che lo tenevano d’occhio da tempo. Ai militari non era sfuggito il via vai di giovani (per lo più maggiorenni già segnalati come assuntori di stupefacenti) che raggiungevano il piccolo cascinale di due piani con giardino del centro storico di Leggiuno. I carabinieri di Laveno sono entrati in azione con il concorso dei dell’unità cinofila e hanno scoperto una serra in cui, oltre che la produzione, si poteva consumare il prodotto.
Sfruttando una porzione di casa che i genitori gli avevano dato una volta che era divenuto maggiorenne, il ventenne aveva messo in piedi una attività commerciale, iniziata più o meno a fine 2012. I militari hanno trovato un “box-giardino” di materiale termico con una lampada per riscaldare e il pavimento coperto da terriccio coimbentato. Ma v’è di più dato che il neofita botanico aveva creato, sfruttando con una derivazione, l’acqua del bagno, un sistema di irrigazione per la flora. Poi per far venire su bene le piantine, non poteva mancare il sistema di ventilazione, termostato con termometro ( per mantenere costante la temperatura ottimale) e l’accurata concimazione di esse (4 bottiglie di nutriente e fertilizzante da usare a secondo i periodo di crescita delle piante per accelerare la crescita delle piante). C’era anche un “angolo laboratorio-studio” dove avveniva la lavorazione per estrarre l’olio di marijuana con l’uso di alcool puro. L’olio, quindi, veniva usato per cospargere le foglie della marijuana ed aumentare il principio attivo. Una quantità di droga tale che fin dall’inizio le squadre cinofile sono state allontanate perché i cani erano troppo agitati.
Un business costruito con "instancabile fatica e dedizione", riconoscono i carabinieri parlando del giovanissimo imprenditore-coltivatore. Oltre a sequestrare tutto il materiale per la coltivazione i militari hanno anche rivenuto e posto sotto sequestro: sette piante di marijuana, molteplici foglie già essiccate della stessa sostanza ( per un peso superiore ai 100 gr conservate in una scatola in un cartone ), poco meno di venti semi già pronti per la prossima piantagione ed infine, 200 ml di olio di marijuana già prodotto. La produzione che è iniziata sul finire del 2012, non era lasciata al caso . C.F., sicuro di non essere beccato all’interno della propria abitazione, ora, dovrà rispondere del reato di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti.
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