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Il sindaco si dimette: “Non sono un burattino”

Una lunga lettera di Magda Cogliati spiega le ragioni della decisione che ha definito una «scelta sofferta ma dovuta verso i cittadini»

magda cogliati dimissioni sindaco di angeraIl sindaco di Angera, Magda Cogliati, si è dimesso. La decisione è stata comunicata oggi, con un atto ufficiale che include anche una lunga lettera sulle ragioni di questa decisione. La scelta era nell’aria anche se, da parte del primo cittadino, è stata sempre ribadita la volontà di portare a termine il proprio mandato nel rispetto dell’impegno preso con i cittadini. Una volontà che non ha vacillato nemmeno di fronte a "turbolenze" come l’arresto di un assessore, l’abbandono di un alleato cruciale come l’ex sindaco o i problemi strutturali di un’opera nuova di zecca, costosa e attesta da tempo. Magda Cogliati ha sempre cercato di tenere insieme la squadra fino all’ultima rottura, con il suo vice, Luca Tonella e l’assessore al commercio Fabio Ponti. «È stata la fiducia che gli angeresi hanno riposto in me ad avermi sostenuto e a muovermi ancora oggi – scrive il sindaco -. In una comunità come la nostra, è più che mai importante dare vita a un dialogo costruttivo, anche a livello istituzionale. In questa direzione avevo impostato il lavoro di giunta e consiglio convinta, forse in modo un po’ idealista e per certi versi addirittura ingenuo, che chi si mette a disposizione della collettività, lo fa solo per il bene del proprio paese e non certo per ottenere benefici. È bastato poco però per capire che altri, nella mia maggioranza, la pensavano in modo diverso. Si aspettavano forse un sindaco fantoccio, un burattino». 

Quella di lasciare l’incarico, continua Cogliati «È una decisione molto sofferta». Il dissidio «è stato ufficializzato dalla nascita del gruppo "Difendere Angera 16 maggio 2011", non a caso la data della mia elezione». L’accusa di aver rotto gli equilibri è rivolta innanzi tutto all’ex primo cittadino Vittorio Ponti, passato dalla maggioranza all’opposizione con accuse, scrive Cogliati «fini a se stesse, polemiche politiche e niente altro». «Confidavo che la presenza di Vittorio Ponti in Consiglio e nel mio gruppo politico potesse dargli soddisfazione e che fosse un elemento in più per il buon governo di Angera invece è iniziato subito e prosegue ad oggi lo stillicidio nei miei confronti». «Un altro elemento che ha tolto serenità e determinazione al mio ruolo di sindaco è stata la prevaricante ingerenza di due assessori, a cui infatti ho recentemente revocato le deleghe, in aree non pertinenti ai loro incarichi (il riferimento è a Tonella e Fabio Ponti, ndr). Ritengo che questo atteggiamento sia stato preordinato al fine di impedirmi di lavorare con equilibrio e determinazione». Il primo cittadino ha confermato le dichiarazioni rese alla stampa sui problemi della nuova scuola materna e ha parlato di «misure di accertamento delle responsabilità e interventi per la risoluzione» non a carico dei cittadini Angeresi. E ha fatto accuse pesanti: «È necessario, per il bene di Angera e dei suoi cittadini che queste persone, ottenebrate dalla loro arroganza e dalla meschinità di chi a sua volta li manipola, vengano fermate. Chi ha sperato di distruggermi dal punto di vista istituzionale e umano, oggi esce sconfitto ancora una volta: io sono qui con forza a dire basta, perché non ho paura». 

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Pubblicato il 26 Marzo 2013
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