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Un arresto per evasione e due denunce a piede libero

L'operazione frutto di controlli in diversi esercizi pubblici nell’ area compresa fra Luino e Brezzo di Bedero

carabinieri luino fotoNella serata di ieri i carabinieri di Luino hanno controllato diversi esercizi pubblici nell’ area compresa fra Luino e Brezzo di Bedero.
L’operazione, condotta con l’ausilio del personale militare e civile dell’Ispettorato del Lavoro di Varese e di agenti della Polizia Locale di Luino, è stata caratterizzata dai positivi risultati sul piano del diritto del lavoro. In un bar è stato identificato un lavoratore irregolare e accertata la mancata redazione di documentazione amministrativa che hanno determinato – per il rappresentante della ditta – la denuncia a piede libero con sospensione dell’attività. In un locale di Brezzo di Bedero è stato individuato un lavoratore non in regola. E’, inoltre, emerso che era stato installato ed attivato un impianto di videosorveglianza che comportava, tra l’altro, il controllo a distanza dell’attività dei lavoratori addetti. Il rappresentante legale è stato denunciato a piede libero. Complessivamente, durante i due controlli sono stati identificati 19 lavoratori, dei quali due risultati irregolari con la vigente normativa.

Sempre nella serata di ieri è stato effettuato dai carabinieri della Stazione di Cuvio l’arresto di un 29 enne residente a Cuveglio, cui i militari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 12 aprile scorso dal Tribunale di Varese, per evasione dal regime degli arresti domiciliari. I fatti risalgono al 9 aprile.

L’uomo, noto alle forze dell’ordine, era stato arrestato il 29 luglio dello scorso anno, dai carabinieri di Cuvio per violenza privata, minacce e danneggiamento. eraaccusato di essere  entrato in un ristorante tentando di aggredire il proprietario di un ristorante di Rancio Valcuvia, colpevole, ai suoi occhi, di aver licenziato la compagna. In quell’occasione dopo che il ristoratore si era barricato in cucina il 29 enne aveva tentato di sfondare la porta e ciò gli era stato impedito da una pattuglia dei carabinieri di Cuvio intervenuta sui luoghi.
L’11 ottobre 2012, l’interessato veniva ammesso a fruire del regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Il 9 aprile, il 29 enne era stato autorizzato a raggiungere, senza scorta, il Tribunale di Varese, per presenziare ad una udienza.
L’autorizzzione era unicamente riferita al tempo necessario a raggiungere il Tribunale, presenziare all’udienza e fare rientro nella propria abitazione.
Il 29 enne, tuttavia, nel tardo pomeriggio della giornata in questione, dopo il processo, è stato sorpreso dai carabinieri all’interno di un esercizio pubblico di Cuveglio. I militari hanno provveduto a riaccompagnare a casa l’interessato. Nessuna giustificazione è valsa ad impedirgli di subire la denuncia a piede libero per evasione. I carabinieri hanno segnalato l’inosservanza al Tribunale di Varese, che in data 12 aprile ha disposto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere. L’Ordinanza è stata notificata dai carabinieri sabato mattina. Il 29 enne si trova recluso presso il Carcere dei Miogni.

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Pubblicato il 16 Aprile 2013
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