Ispra nuovo distaccamento per i vigili del fuoco
Fra le novità annunciate dal dirigente provinciale Lotito anche una serie di collaborazioni con Università e CCR per scambio di informazioni tecnico scientifiche
L’apertura del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco di Ispra sarà ultimato entro la fine dell’anno, data che verosimilmente coinciderà con l’apertura: questo renderà più efficace l’intervento in una zona oggi raggiungibile in tempi tecnici spesso al limite dei 20 minuti dalla chiamata di soccorso.
Più sicurezza per i paesi del medio Verbano, da Leggiuno a Mercallo, passando per Caderzzate e tutta la fascia attorno ai laghi e ovviamente al paese di Ispra (Il Centro comune di ricerca è difatti già servito da un gruppo abilitato ad operare entro il perimetro del Ccr) . Ma non è solo questa la novità annunciata dall’ingegner Vincenzo Lotito (nella foto), numero uno della caserma di via Legnani, sede del comando provinciale dei vigili del fuoco, nel corso di un incontro con la stampa. «E’ stata difatti firmata una convenzione con l’università dell’Insubria, lo scorso 29 marzo, tra la direzione regionale dei vigili del fuoco e il rettore – spiega Lotito . Si tratta di uno scambio di informazioni in campo tecnico scientifico per stringere sinergie tra soggetti pubblici di un medesimo territorio che altrimenti non si parlerebbero. E sarebbe un peccato. Questa convenzione sfocerà in progetti di ricerca comuni, e in un’offerta formativa che ci vedrà coinvolti come attori nella prevenzione degli incendi sui posti di lavoro: per gli studenti potrebbe sfociare in un master di specializzazione».
Un’analoga linea di azione è pensata, spiega il dirigente, anche con gli istituti di ricerca appartenenti al Jrc di Ispra, dove tra l’altro trova sede l’Institute for the Protection and Security of the Citizen (IPSC) che si occupa proprio di tematiche legate alla sicurezza dei cittadini degli stati membri.
E proprio su Ispra si è focalizzata l’attività di questi mesi che ha visto la firma dell’accordo per la realizzazione del distaccamento, lo scorso 14 aprile alla presenza del capo dipartimento, prefetto Francesco Paolo Tronca, e dal direttore del CCR, Dan Claudiu Chirondojan. Alla cerimonia erano presenti, oltre a Lotito, anche il direttore regionale dei vigili del fuoco per la Lombardia, Monaco, e il consigliere del capo dipartimento Luigi Perruzzotti.
La zona è stata definita dallo stesso Lotito come il “tallone d’Achille” per gli interventi in provincia di Varese, come detto raggiungibile in oltre 20 minuti da Varese. Un “gap” che potrà venir colmato dalle nuove strutture in costruzione all’interno del CCR ma in una condizione tale da poter garantire un affaccio autonomo sull’esterno, con caserma nuova che verrà realizzata con criteri antisismici sul perimetro dell’immobile esistente, ora demolito. Una trentina di uomini per coprire i tre turni già sono presenti perché previsti in pianta organico da anni.
«L’obiettivo sarà dotare il distaccamento di personale specialistico soprattutto per le emergenze Nbcr (nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche ndr) – conclude Lotito – . In tutto il distaccamento opererà una squadra NR (Nucleare e Radiologica), con autopompe, un’autobotte e un mezzo Nbcr. Stiamo lavorando col comune e con le Rfi per ovviare al problema del passaggio a livello e definire i tempi e i modi di intervento rapido in caso di chiamata per uscite verso il paese di Ispra»
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