“Una proposta per l’ex Avir e Marna”
L'intervento di Beppe Balzarini del Comitato per la Tutela del Basso Verbano “Difendere Sesto”
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Comitato per la Tutela del Basso Verbano, a firma Beppe Balzarini, sull’area Ex Avir e Marna
ASSEMBLEA EX AVIR E MARNA
1) L’AVVICENDAMENTO POLITICO Quando avviene un avvicendamento tra parti politiche dovrebbe essere fisiologico che, chi subentra, voglia cambiare qualcosa altrimenti l’elettore si potrebbe chiedere: ma se resta tutto uguale, perchè ho votato per voi? Tanto valeva tenersi gli altri. Nel caso di Sesto Calende l’avvicendamento non si verificò ai tempi del PII ex AVIR, il che voleva dire che ai sestesi tale PII era, se non gradito, almeno indifferente. Il cambio di maggioranza avvenne invece nel 2009 a seguito della emotività generata da problemi di altra natura. Ma la sorpresa fu che alcuni assessori, a suo tempo consiglieri di minoranza e molto critici sul PII di Esselunga, non tentarono, nella nuova giunta di cambiare l’aspetto del PII verso forme urbanistiche diverse. Quindi chi in minoranza era contrario, una volta diventato maggioranza, divenne favorevole. Scrivemmo a questa maggioranza che qui sfugge il senso della cosa o, chiedevamo, c’è forse qualcosa che non possiamo sapere? Ci saremmo almeno aspettati che, come disse il Sindaco Colombo per l’impianto a biomassa, si incatenassero per fermare le ruspe.
2) LA VOLONTA’ DI CAMBIARE Si concretizza ora la volontà di cambiare alcune parti significative del PII ed è lecito chiedersi se ciò sia nel gradimento dei sestesi, tanto più che non solo si cambia “dentro” l’ex AVIR, ma si finalizza tale variazione in direzione della Marna. A proposito della Marna, in modo asettico e senza remore, vorremmo chiedere: si, ci siamo affezionati, ma ci piace proprio? L’edificio vanta trascorsi mitici ma è davvero molto brutto. E ugualmente molto brutto sarebbe il nuovo cubo che lo sostituirebbe, che opprimerà la facciata del palazzo comunale e apparrirà come qualcosa di misterioso, ricordante il santuario della Mecca. Ci sembrerà l’oggetto di un programma deragliato, urbanistica di quantità e non di qualità.
3) LA PROPOSTA La proposta che facciamo è di mantenere il vecchio forno AVIR e recuperare alla scadenza contrattuale l’uso dell’edificio già restaurato di Sant’Anna-Parco Europa, dove ci potrebbero comodamente stare i nostri campioni di cayak. A questo punto ci servirebbe ancora un edificio Marna? Sembra proprio di no. Si demolisce, si risistema l’area che sarebbe meravigliosa a ridosso dell’acqua, si eviterebbe di subire i danni delle ricorrenti esondazioni, si terrebbero solo il bar e la spiaggia, e Sesto diventa ancor più bella. Questa sarebbe soprattutto un’operazione d’avanguardia: si decementifica e si rinaturalizza un’area in centro togliendo l’enorme e brutto fabbricato e non credo che in questo caso si possa dire “i terreni edificabili costano”.
A meno che… mi è tornato in mente un discorso tra due persone udito per caso… anni fa. Diceva uno: “Sulla Marna, basta che decidano, il tale è già pronto con i soldi” e disse un nome che non conoscevo e che non mi ricordo ma… ma, cosa mai avrà voluto dire? Infatti quest’area fabbricata e fabbricabile non dovrà mai essere al centro di mire speculative nè oggetto di alcun affare.
4) CONCLUDENDO Non vogliamo dire di fare un’altra consultazione, ma che fretta c’è per la Marna? Si può fare manutenzione, si lasciano vecchio forno e parcheggi come già previsto senza far arrabbiare metà dei sestesi e intanto si valuta cosa sia meglio. La vicenda dell’impianto a biomassa è ancora calda e ce ne ricordiamo bene, ci ricordiamo come si è conclusa e come nessuno abbia avuto alcunché da recriminare.
Ma se avesse deciso il Consiglio comunale come sarebbe andata?
Sesto Calende, 15 luglio 2013
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