Sul lago sfrecciano gli offshore e le proteste
Nel week end la competizione si trasferirà da Stresa ad Arona. Ma la scelta di far correre i bolidi della motonautica sul lago non convince la sponda lombarda
Spettacolari, senza dubbio, ma anche discutibili. I bolidi che lo scorso week end hanno gareggiato a Stresa e che si preparano a fare il bis davanti alle coste di Arona, macinano chilometri ma anche polemiche. La prima a sollevare obiezioni sull’opportunità di una competizione di questo tipo nelle acque del Verbano è stata Legambiente. L’associazione ha posto due questioni: la sostenibilità dell’evento e i possibili danni ambientali. Ma non è stata la sola a protestare. Tra i più critici c’è anche Francesco Cerutti, sindaco di Ranco, da anni impegnato sul fronte della tutela dell’ambiente e tra i promotori, insieme al comune di Ispra, del Parco naturale della Quassa. «Posso comprendere che un evento come questo abbia un indotto turistico importante per i comuni piemontesi che lo hanno ospitato – spiega il primo cittadino -, ma ho molti dubbi sull’idoneità del lago, e di questa parte del lago in particolare, ad ospitare una competizione come questa». Il circuito delle gare del fine settimana si sviluppa davanti alle rive del comune di Arona. Tra le due sponde, in questo punto del Maggiore, ci sono poco più di un migliaio di metri tanto che una volta all’anno viene organizzata una traversata a nuoto. «Chi ci garantisce che la competizione non inquinerà o non avrà effetti sulla qualità dell’acqua – prosegue Cerutti -? Perché inoltre nessuno ci ha consultato visto che il lago non è di proprietà di uno o dell’altro paese ma un bene che tutti dobbiamo tutelare?».
Di fronte ad Arona c’è Angera dove la notizia del mondiale in arrivo non è passata inosservata: per Anna Brovelli titolare dell’omonimo cantiere nautico c’è stato anche un problema di informazione. «I titolari dei cantieri non hanno avuto comunicazioni in merito alle aree che saranno interessate dalle gare, tenerci al corrente sarebbe stato il minimo, visto che durante il week end non sono pochi i clienti che escono in barca». L’ex consigliere comunale di minoranza, Marco Brovelli, si dichiara invece «fortemente preoccupato, soprattutto per l’equilibrio delle aree protette, come l’Oasi della Bruschera. Le caratteristiche del lago tra Arona e Angera sono diverse da quelle di Stresa – aggiunge -. L’acqua è meno profonda, la distanza tra le due sponde più ridotta». Non bastano dunque le precisazioni diffuse nei giorni scorsi dal Comitato organizzatore locale che ha ribadito «che gli XCAT sono imbarcazioni con motori ad alta efficienza che utilizzano la benzina verde delle auto, motori di serie ed in libera vendita che chiunque può acquistare da qualsiasi concessionario». «Ci sarebbe piaciuto – sottolinea invece Alessandro Molgora, ex consigliere e autore del blog Cambiangera – condividere una scelta come quella di far gareggiare degli offshore sul lago. E, visto che dividiamo le stesse acque, magari discuterne con i cittadini prima di decidere».
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