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Una targa per Armando Chirola, vittima dell’eccidio di Cefalonia

Nella piazzetta del Parco a Lago di Luino è stata dedicata una targa al luinese ucciso nell'eccidio di cui quest'anno ricorre il 70esimo anniversario. Il sindaco: "Un giovane che nutriva grandi speranze per il futuro"

«Che Armando Chirola diventi esempio per i giovani: la guerra stermina intere generazioni, ammutolendole, solo la pace permette agli uomini di ‘parlare’, di esprimersi secondo i propri talenti». Parole del sindaco Andrea Pellicini durante l’inaugurazione dedicata all’uomo vittima dell’eccidio di Cefalonia, di cui qeust’anno ricade il 70esimo anniversario.
Una mattinata intensa, con momenti di profonda emozione che ha coinvolto tutti i presenti, quella che si è svolta stamane presso la piazza in legno del Parco a Lago di Luino per intitolare questo spazio alla memoria di Armando Chirola. Il giovane luinese fece parte della divisione Acqui massacrata dai tedeschi durante l’Eccidio di Cefalonia il 22 settembre 1943. Il ricordo del Chirola ha radici ben profonde a Luino: ne parlò anche l’avvocato Trento Salvi nel 2001 sul settimanale locale "Il Corriere del Verbano", ripubblicato l’anno scorso. Il Sindaco Andrea Pellicini lo ha ricordato con grande affetto, pensando «ad un giovane che nutriva grandi speranze per il futuro e che amava così tanto il suo lago da descriverne la bellezza in versi. Ne è testimone la sua raccolta di poesie. Che Armando Chirola diventi esempio per i giovani: la guerra stermina intere generazioni, ammutolendole, solo la pace permette agli uomini di ‘parlare’, di esprimersi secondo i propri talenti».

Una celebrazione importante, con i ritmi scanditi da brani proposti dalla Musica Cittadina, dal momento religioso della benedizione dello spazio, dalla lettura della poesia incisa sulla stele in cor-ten letta da Edoardo Maria Castelli. Alla cerimonia hanno presenziato la Giunta, alcuni Consiglieri e Dirigenti della Città, le rappresentanze dei corpi d’arma e dell’associazionismo locale, l’intera famiglia Chirola, l’Architetto Enrico Marforio, progettista del Parco a Lago, Giorgio Gaspari in rappresentanza della Fondazione Cariplo. Dopo l’intervento del Sindaco, si è svolto il ricordo dello storico Carlo Alessandro Pisoni, che ha celebrato un uomo dalla grande passione per la vela.
«La vicenda umana di Armando Chirola, giovane caduto a Cefalonia con fierezza di uomo adulto e coraggio di militare tutto d’un pezzo, nonostante i suoi soli 23 anni d’età sarebbe forse una delle tante storie tragiche di guerra. Ma la figura di Armando Chirola, per quanti amino il lago Maggiore e le sue dolci brume settembrine, porta con sé un’ulteriore memoria: non a tutti capita di poter cantare – come occorse al ragazzo nella propria ultima verde giovinezza – le terre in cui si è vissuto e le acque solcate in barca a vela. Ad Armando Chirola successe (vogliamo credere per tenacia ed entusiasmo tutto giovanile) di scrivere e pubblicare un libro di poesie, a proprie spese stampato a Palo Del Colle presso Bari dalla tipografia Andriola, giusto alla vigilia della partenza per il fronte greco. Con ottimismo e scrittura lineare Chirola cantò, nel proprio “Eco della Selva”, i tramonti di Luino, i castelli di Cannero, e soprattutto le speranze per un futuro che non immaginava gli sarebbe stato brutalmente negato di lì a poco dalla storia e dagli uomini. Oggi, a distanza di settant’anni, ricordando Cefalonia, si ricorda Armando Chirola non come giovane militare che con coraggio e statura di vero uomo non si sottrasse alla morte in guerra; piuttosto, dedicandogli un luogo di pace e serenità in riva al suo lago, in mezzo alle sue barche, si lega il ricordo di Armando Chirola, in un’Eco gentile, che per sempre risuona alla riva verbanese, nella sua Luino».

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Pubblicato il 22 Settembre 2013
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