La pioggia non ferma la cerimonia per i caduti senza croce
Nonostante le condizioni atmosferiche, gli alpini della Sezione di Luino hanno rispettato il programma previsto, nel 2° anniversario dell'inaugurazione della "Croce degli Alpini" eretta sul monte Cadrigna, alla Forcora
Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, lo scorso 29 settembre 2013 gli alpini della Sezione di Luino hanno rispettato il programma previsto per il 12° “Raduno di Monte” con la marcia dal lago alla montagna nel 2° anniversario dell’inaugurazione della "Croce degli Alpini" eretta sul monte Cadrigna a 1301 m.s.l.m. in località Forcora.
Fedeli all’impegno, coperti da mantelline o giacche a vento, oltre 50 alpini, con mogli e amici, erano presenti alla cerimonia. I Gruppi della Sezione erano rappresentati da 17 gagliardetti.
Oltre al Vessillo Sezionale di Luino, gradito ospite era il Vessillo della Sezione di Como.
Sono stati 9 gli alpini che hanno raggiunto il Monte Cadrigna a piedi partendo dalla Sede del Gruppo di Maccagno percorrendo i bellissimi sentieri della Valle Veddasca.
La benevolenza del Padre Eterno ha permesso che durante la cerimonia alla Croce, la pioggia abbia smesso di cadere ed anche uno spizzico di sereno è apparso nel cielo. Doveroso e tradizionale inizio di questo incontro gli onori alla Bandiera che è salita lentamente sul pennone mentre tutti intonavano l’Inno Nazionale.
E’ seguita la funzione religiosa con la "Liturgia della Parola" officiata dal diacono Alpino Armando Caretti ed a seguire la benedizione di un cesto di fiori poi depositato ai piedi della Croce. La semplice cerimonia di questa ricorrenza si è conclusa con la recita, da parte del Presidente sezionale Lorenzo Cordiglia, della Preghiera dell’Alpino mentre la tromba del bravissimo Campagnani suonava il “Silenzio” diffondendo le solenni note in tutta la valle.
“La Sezione Alpini di Luino nel 150° dell’Italia unita pose per onorare tutti i Caduti e in particolare i Dispersi, gli Infoibati e chi è sepolto senza il segna della sua Fede cristiana”. Così è scritto sulla targa posta ai piedi della Croce degli Alpini.
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