Sparito da due mesi, lo cercano in tutta Europa
Simone Pedron ha compiuto da poco 17 anni ma di lui non si hanno tracce. L'ultimo ad averlo visto potrebbe essere un giovane di Castronno: "mi disse che era diretto al cammino di Santiago"
Simone Pedron è un ragazzo di Brebbia. Ha compiuto da poco 17 anni ma di lui non si hanno tracce. Da qualche giorno la famiglia si è decisa a rendere pubblica la notizia, dopo che da mesi se ne occupano nello stretto riserbo insieme alle forze dell’ordine.
Simone è uscito di casa lo scorso 22 agosto alle 11.20 con la sua bicicletta, dei jeans lunghi, una felpa nera e un k-way verde militare. I genitori hanno notato subito che in casa mancavano alcuni suoi effetti personali e hanno provato a contattarlo. Senza risultato. Entrambi i suoi cellulari (due Nokia, uno economico e uno modello "X press") risultavano spenti.
La bicicletta di Simone è stata poi ritrovata vicino alla fermata degli autobus per Varese. Un giorno fa è stata aperta dai famigliari una pagina su Facebook con la descrizione del ragazzo: di corporatura esile, alto un metro e 75 centimetri, capelli e occhi castani, ancora 16enne quando è scomparso.
La notizia è stata subito rilanciata e condivisa centinaia di volta sul social network e una prima testimonianza è subito arrivata. Un ragazzo di Castronno lo ha riconosciuto in foto e ha descritto la circostanza in cui lo ha visto. Proprio il giorno della scomparsa, infatti, Luca lo aveva visto in paese. Era uscito di casa perché c’era stato un incidente e nel traffico era bloccato anche il pullman che in quel periodo sostituiva la tratta ferroviaria da Varese. Casualmente si è ritrovato a commentare l’incidente accaduto con un giovane ragazzo con lo zaino in spalla, nel quale ha riconosciuto ora la foto di Simone Pedron. «Era molto giovane e mi ha colpito perché mi ha detto che stava andando a fare il cammino di Santiago – racconta il ragazzo che ha già descritto la circostanza ai famigliari di Simone -, mi ha colpito perché seppur così giovane sembrava determinato a fare tutti gli 800 chilometri».
Questo, se si trattasse effettivamente di Simone Pedron, può essere un buon indizio, ma non scioglie le preoccupazioni. Da quel 22 agosto, infatti, nessuno dei famigliari ha mai ricevuto comunicazioni dal 17enne.
Da allora ci si è mossi con molta cura e il riserbo che la delicatezza del caso richiedeva. Il sindaco conferma che la comunità sta tenendo un filo di comunicazione con i famigliari per capire come è più opportuno muoversi.
La mamma di Simone, Maria Rosa, adesso chiede aiuto a chiunque possa aiutare a divulgare il suo appello. Settimana scorsa è stata in televisione e parteciperà alla prossima trasmissione del programma "Chi l’ha visto?" in onda su Raitre. «Simone ci aveva lasciato una lettera dicendo di non cercarlo. Noi non abbiamo reso pubblico nessun appello prima di pochi giorni fa per permettere che si svolgessero le indagini preliminari delle autorità preposte ed evitare che Simone si nascondesse ancora di più. Ma dopo due mesi senza un cenno da parte sua siamo disperati e preoccupatissimi. Non sappiamo più cosa fare e ogni aiuto per sapere che sta bene ci può essere utile».
La pista del cammino di Santiago era già venuta in mente ai genitori alcuni giorni fa. Simone ne aveva parlato lo scorso maggio e sembrava volesse andarci una settimana in vacanza con un’amica. Poi però non ne ha più parlato e anche ai genitori è venuto in mente solo molto tempo dopo la sua scomparsa. Adesso la nuova segnalazione sembra rafforzare questa ipotesi.
La madre lancia quindi l’appello direttamente a Simone: «da parte nostra non sarai giudicato – spiega al figlio – vogliamo solo sapere se stai bene perché siamo preoccupatissimi. Ti prometto che insieme troveremo una soluzione per tutto quello che ti preoccupa».
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