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Mazzette per finte licenze di taxi, 14 denunciati

Nei guai anche un ex sindaco e un comandante della polizia locale accusati di essersi inventati licenze per noleggio di taxi con conducente fasulle che utilizzavano per operare anche a Malpensa. Venti le licenze sequestrate

guardia di finanzaSono accusati di aver messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere con l’obiettivo di “inventarsi” e vendere false licenze per taxi che dalla Valcuvia venivano concesse per operare nientemeno che sulla ambita piazza della Malpensa. Tra i denunciati un ex sindaco un ex comandante della polizia locale di un consorzio operante nella Valcuvia, oltre agli intermediari che operavano nell’ambito di una scuola guida di Gallarate e gli acquirenti delle licenze patacca.
Le indagini sono incominciate nel 2008 ed eseguite dalla guardia di finanza di Luino su ordine del sostituto procuratore di Varese Agostino Abate.
Gli illeciti contestati risalgono alla gestione amministrativa degli amministratori locali – sindaco e comandante della polizia locale – dal 2003 al 2008. Secondo le fiamme gialle luinesi il “giochetto” funzionava così: il comandante del consorzio di polizia locale approfittando della sua posizione di funzionario, predisponeva finti bandi di gara per titoli per la concessione di licenze di Noleggio Con Conducente (NCC) ai finti taxisti che alla fine operavano su Malpensa.
In tutto sono cinque i comuni della Valcuvia coinvolti in questo giro di licenze fasulle che venivano poi assegnate – tramite gli intermediari – a chi, pagando una mazzetta fra gli 8 e i 15 mila euro, voleva intraprendere la carriera di "tassinaro" entrando dalla porta principale. Secondo gli investigatori, le indagini avrebbero dimostrato sia la natura associativa dei traffici e degli atti pubblici falsi, sia l’entità complessive delle mazzette incassate: oltre i 90 mila euro.
“Il ruolo degli intermediari – dicono dalla compagnia della Gdf di Luino – operanti nel settore dei taxi ed in una scuola guida di Gallarate, procuravano i clienti in cambio di una percentuale sulle mazzette”; venti le licenze sequestrate e 14 i denunciati.
Dalle indagini, partite da una segnalazione di un dipendente comunale sono emersi particolari che hanno spinto i militari a compiere diverse verifiche legate alla regolarità dei bandi. Gli investigatori hanno appurato che i bandi non venivano pubblicati: quindi, grazie anche al prezioso ruolo degli intermediari, era possibile aggiudicarsi una licenza pagando la somma di danaro: da qui il reato di associazione a delinquere, corruzione e falso in atto pubblico. 
Sempre dal comando di Luino spiegano che la legge, per le licenze NCC (Noleggio di taxi con conducente) è chiara: la Regione identifica il numero di licenze per questo tipo di attività che deve essere effettuata in loco, nelle vicinanze del comune dove il servizio è richiesto. Molti di questi conducenti, invece, operavano lontano dai comuni dove avrebbero dovuto svolgere la propria attività, addirittura, appunto, nel Gallaratese. Un fatto, questo, che ha permesso ai finanzieri di chiudere il cerchio attorno ai soggetti denunciati: ben 11 (tra i 14 denunciati) sono sia taxisti che intermediari; sugli amministratori la Finanza non ha dato ulteriori dettagli.

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Pubblicato il 30 Dicembre 2013
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