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Il sindaco: “Prima le minacce poi la folle fuga in acqua”

È stato fermato a Castelletto Ticino l'uomo che nella tarda mattinata di martedì si era introdotto in comune cosparso di letame. Colombo: "Era furioso"

«So che hai delle figlie, so dove abiti». Insulti e minacce al sindaco, Marco Colombo e poi la fuga a nuoto verso la sponda piemontese del Ticino. L’uomo che nella tarda mattinata di oggi si era introdotto in comune a Sesto Calende cosparso di letame è stato fermato oggi in una cascina di Castelletto Ticino. Per il primo cittadino quello che si è appena concluso è stato un pomeriggio surreale e frenetico. A chiamarlo d’urgenza, intorno a mezzogiorno, sono state le impiegate dell’anagrafe spaventate da quest’uomo che cosparso di escrementi ha fatto irruzione urlando nel palazzo comunale.

In comune cosparso di letame, all’uscita si butta nel fiume

L’individuo evidentemtente alterato ha iniziato a imbrattare il corridoio d’ingresso e i locali e ha chiesto più volte del sindaco che in quel momento non era in sede. Precipitatosi in comune Colombo lo ha trovato ad attenderlo fuori dalla porta dell’ufficio: «Insultava tutti – racconta -. Era furioso per una vecchia questione con il comune, un problema che risale al 2006 e di cui non ero nemmeno a conoscenza, non ero sindaco allora. In quella situazione ho cercato di parlargli e di farlo allontanare». Nel frattempo sul posto sono arrivati i soccorsi, i vigili del fuoco e i carabinieri. «L’uomo si è diretto verso il fiume – prosegue il sindaco – dove abbiamo cercato di farlo ragionare. Siamo rimasti per un’ora a discutere finché a un certo punto è saltato su una barca e subito dopo si è tuffato nel Ticino per scappare. Prima di allontanarsi a nuoto si è girato e ha iniziato a minacciarmi. Ha detto che sapeva dove abito e che sono padre e che sarebbe tornato con delle altre persone. Ci sono tanti cittadini che hanno assistito alla scena e possono testimoniarlo». Passata la tensione, il sindaco si sfoga: «Non era una persona che stava bene ed era evidente. Ma io non ho nulla a che fare con lui e non mi sento sicuro dopo le parole che ho sentito. Sono molto preoccupato e arrabbiato».

Pubblicato il 24 Giugno 2014
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