Dal CCR un sistema per combattere gli incendi
Ultimo esempio quello svedese, monitorato costantemente dall’EFFIS, ente europeo che fornisce informazioni sugli incendi nel mondo. Primo soccorritore: l’Italia, che ha messo a disposizione due aerei antincendio
«Ogni anno possiamo constatare quanto gravi siano devastanti incendi che distruggono migliaia di ettari delle foreste europee. Nessuno Stato europeo è immune»: così recita un comunicato della Commissione Europea.
Ultimo esempio è l’incendio di qualche giorno fa nella regione di Västmanland, in Svezia. Il fuoco ha invaso le foreste attorno alle municipalità di Sala e Surahammar, che sono state evacuate, ed è stato registrato come l’incendio più grande della storia moderna svedese. Gli aiuti arrivano dall’Europa e il piano d’azione scelto è stato quello dello Stato italiano, che ha messo a disposizione due aerei antincendio.
Mentre il nord Italia combatte l’emergenza pioggia, il nord Europa è alle prese con ondate di caldo che mettono a rischio le foreste degli Stati scandinavi, poco abituati a questo tipo di problemi. Infatti, Il sistema europeo d’informazione sugli incendi forestali (EFFIS), istituito dal JRC di Ispra, individua ovviamente rischi d’incendio molto più alti in zone come Sicilia, Puglia e Calabria, piuttosto che nella zona della Svezia colpita.
La regione Lombardia, nonostante la gran quantità di foreste, è colorata del verde più chiaro, che indica il più basso rischio di incendi. L’EFFIS utilizza dati e immagini da satelliti per fare previsioni sulle possibilità di incendi forestali in tutta Europa e si sta attrezzando anche per indagini sul resto del mondo (ancora in fase Beta). I dati sono disponibili a tutti e consultabili presso il sito della Commissione . Tra le altre informazioni reperibili è possibile visualizzare tutti gli incendi in corso in Europa, attraverso collegamenti con i giornali locali dei diversi Paesi. Comunque, l’utilizzatore pimo di questi dati è il Centro di coordinazione e risposta alle emergenze (ERCC). Nel contesto degli incendi forestali, il centro combina sistemi di monitoraggio nazionali con le informazioni fornite dall’EFFIS e durante l’estate organizza videoconferenze settimanali con gli Stati ad alto rischio, che potrebbero non avere i mezzi per affrontare la situazione.
I due enti fanno parte del Meccanismo di protezione civile europeo, formato da 31 stati (28 EU
più Macedonia, Islanda e Norvegia), che condividono le risorse per tamponare i disastri in più paesi del mondo. Nelle scorse estati sono state tredici le richieste per assistenza a causa di gravi incendi forestali: 9 nel 2012 e 4 nel 2013.
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