Cercavano il rame, hanno trovato la motovedetta dei carabinieri
Diversi mezzi dei militari sorvegliano il territorio e sventano due furti. In una discoteca in ristrutturazione pizzicati ladri di metalli pregiati
Controlli di mercati, lidi, stazioni, imbarcaderi. Controlli delle strade e delle principali vie d’accesso con pattuglie in auto, in moto e mediante la stazione mobile. La stagione estiva è sotto la lente dei militari della compagnia di Luino e il dispiego dei militari per servizi straordinari, proprio in questi giorni ha dato i suoi frutti, grazie anche all’impiego di una motovedetta (nella foto).
Il mezzo, che serve per il controllo di tutte le attività svolte da natanti nelle acque interne – dal rispetto delle norme di sicurezza all’etichettatuta dei prodotti ittici – è stato proprio ieri sera al centro di un’operazione di contrasto ai furti. In particolare, nel corso di un controllo congiunto con pattuglie di terra, la motovedetta ha pizzicato un gruppo di ladri in azione in una discoteca chiusa per ristrutturazione. Sono così finiti in manette con l’accusa di furto P. B., classe 1976, di Ponte Tresa e R. S., del 1995, di Cugliate Fabiasco, oltre ad un minore, segnalato alla magistratura.
Approfittando della temporanea chiusura per ristrutturazione della storica discoteca il “Lido” di Luino, dicono i militari “si sono introdotti all’interno dell’area in cui avevano messo in atto un’intensa attività di danneggiamento degli infissi, delle grondaie e dei fili elettrici allo scopo di asportare rame e altro materiale ferroso”. I militari, sorprendendo il gruppo dal lago e di concerto con i colleghi, hanno così proceduto all’arresto recuperando la refurtiva: si parla di 100 chili di rame.
La seconda batteria di ladri, invece , è stata fermata oggi alle 02 di notte quando quattro pattuglie dei Carabinieri impegnate nell’area compresa fra la Valganna e Ponte Tresa, hanno arrestato con l’ accusa di tentato furto aggravato in esercizio pubblico, in concorso, 2 cittadini Italiani: B.D. cl.1979 di Cuasso al Monte e L.A. cl. 1975 di Milano. I due si accompagnavano con un terzo: T.S. cl. 1990 egiziano. A dispetto delle avverse condizioni metereologiche la banda, dopo essersi introdotta nel cortile di un bar di Cugliate Fabiasco, dopo aver scavalcato la recinzione, ha tentato di forzare con crick e attrezzi da scasso la porta di ingresso secondaria dell’esercizio. Il rumore non è però passato inosservato ai carabinieri in borghese – messi in campo di notte – che hanno allertato le pattuglie; la banda è stata così circondata e acciuffata. La successiva azione di controllo del territorio permetteva di individuare una Fiat16 con targa elvetica di proprietà della società svizzera dove lavora uno dei tre arrestati ed utilizzata al momento del raid alla banda. A bordo del mezzo sono state trovate monetine per un valore complessivo di 255 euro che non si esclude possano essere il provento di altre azioni furtive. L’auto, i soldi e gli attrezzi – alcuni dei quali si trovavano sull’auto – sono stati sequestrati. I tre sono a disposizione del magistrato di turno la pm Sara Arduini.
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