Arrestati 3 ladri, avevano rubato 430 targhe d’auto
Volevano compiere un furto in un deposito giudiziario. Durante le perquisizioni domiciliari è stato scoperto un bottino di tutto rispetto
Furti, i carabinieri intervengono. Domenica notte il nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Dumenza ha arrestato tre giovani italiani, P.M., 24 enne, G.M.G., 25 enne e B.A. 20 enne, i primi due residenti a Cornaredo (MI), il terzo a Mozzate (CO), responsabili di furto aggravato.
Colpo al deposito giudiziario
I tre, verso l’una di notte, sono giunti, a bordo di una Alfa Romeo 159 di proprietà del 24 enne, presso un deposito giudiziario situato a Cremenaga, via Dei Prè, in una zona posta immediatamente a ridosso del confine italosvizzero. Lo scopo era quello di appropriarsi delletarghe posteriori di alcuni veicoli presenti nel sito. I tre speravano di poter operare tranquillamente, approfittando del fatto che il deposito è in zona isolata, non trafficata e scarsamente illuminata. Ma nonostante ciò la presenza del veicolo e dei tre giovani non è passata inosservata, tanto che un passante ha notato le luci delle pilette usate dai ladri. La precisa segnalazione da parte del privato cittadino ha permesso alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Luino di diramare l’allarme, che, in pochi minuti, ha fatto immediatamente convergere sul posto due pattuglie che hanno cinturato l’area.
Targhe
I tre giovani sono stati quindi bloccati e arrestati. I militari hanno recuperato 12 targhe posteriori e 2 anteriori, asportate da 12 veicoli presenti nel deposito. Le perquisizioni personali condotte nell’immediatezza hanno permesso ai carabinieri di recuperare oggetti atti allo scasso, tra cui un piede di porco, tre cacciaviti, due chiavi metalliche. Sono stati sequestrati anche i tre telefoni cellulari in uso agli interessati, nonché l’autovettura utilizzata per commettere il furto. La sorpresa maggiore è però giunta dalla perquisizione domiciliare svolta presso l’abitazione e relative pertinenze del 24enne: i carabinieri, infatti, hanno rinvenuto e sequestrato430 targhe italiane, straniere ed alcune d’epoca fascista, appartenenti ad autovetture circolanti e non, nonché a veicoli ormai considerati “d’epoca”. Sono stati sequestrati altresì pezzi di ricambio, soprattutto plance contagiri/contachilometri. I tre sono stati condotti presso il Carcere dei Miogni. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Varese, Sara Arduini, sono ora orientate ad attribuire agli arrestati le responsabilità in ordine ad ulteriori reati, che potrebbero emergere dagli accertamenti su ogni singola targa e sui pezzi di ricambio rinvenuti e sequestrati.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.