“Ennesimo allagamento alla Quadra, situazione insostenibile”
La presa di posizione del gruppo Insieme per Sesto dopo l'allagamento di venerdì alla zona industriale in seguito alle violenti piogge
Dopo il violento nubifragio, la zona industriale della Quadra ha subito l’ennesimo allagamento. La situazione è diventata insostenibile per le attività che lì hanno le loro sedi. I proprietari devono far fronte agli allagamenti ormai diverse volte l’anno e non solo dopo eventi eccezionali come quello di oggi, quando, oltre all’acqua piovana, i capannoni erano invasi anche dalle acque della fognatura che risalivano dagli scarichi. Sempre oggi i vigili hanno dovuto soccorrere due persone perché rimaste con le auto in panne circondate dall’acqua. Le auto sono state poi rimosse con il carro attrezzi e la strada chiusa al traffico.
«Le cause sono principalmente la fognatura sottodimensionata, che non riesce a smaltire carichi di acqua improvvisi, e le griglie e i tombini della zona che non funzionano lasciando l’acqua in superficie. La fognatura all’incrocio convoglia tutte le acque della quadra che le smaltisce lentamente in quanto sotto dimensionata, ma in particolare arrivano le acque in superficie dalla strada e dai campi di Oneda, che finiscono su via dell’Industria. Lì i tombini e le griglie non funzionano, le acque non defluiscono e scorrono sulla strada arrivando all’incrocio. Qui, essendo la parte più bassa dell’isolato, vengono convogliate tutte le acque e si allaga tutto. Abbiamo girato e postato sulla pagina Facebook di Insieme per Sesto un video che dimostra quando diciamo.
A monte è stato alzato di 15 cm l’argine del campo sul quale scorre l’acqua, ma è una misura inefficace, bisognerebbe, al limite, invertire la pendenza del terreno in modo che l’acqua defluisca verso gli altri campi invece che verso la zona industriale. Oppure bisognerebbe investire e ampliare la fognatura, cosa che doveva essere prevista e fatta prima, soprattutto se si considera il lavoro una priorità e si vogliono attirare nuove aziende sul territorio, ma questo comporterebbe un investimento non indifferente e sappiamo che le priorità della giunta Colombo sono altre.»
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