Canzoni e musica per salutare Sara
C'erano gli amici delle bande di Angera e Casorate, i compagni di scuola, i famigliari e tanti conoscenti che hanno gremito la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
Canzoni e musica per salutare Sara e prendersi cura, in queste ore di estremo dolore, di mamma Barbara, papà Rugiero e della giovane Alessandra.
Nel giorno dell’ultimo saluto a Sara Servidio, morta nella notte tra sabato e domenica in un incidente stradale, c’erano gli amici delle bande di Angera e Casorate, i compagni di scuola, i famigliari e tanti conoscenti che hanno gremito la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
Una cerimonia struggente ma anche carica di speranza affinché, come ha chiesto don Pietro Bassetti, da questa perdita possa nascere qualcosa di grande in futuro.
«Mi auguro che la rabbia che molti di voi provano per la perdita di Sara lasci il posto a un nuovo sentimento. Il ricordo di Sara vive dentro ognuno di noi, custodiamolo per sempre – ha detto il parroco -. I perché a cui non sappiamo dare risposta sono molti – ha aggiunto nella sua omelia il parroco don Pietro -. Con la pena nel cuore chiediamo al Signore di aiutarci a comprendere che la morte non è la fine dell’esistenza ma solo un passaggio. A questo grande dolore seguirà qualcosa di nuovo e positivo, ne sono certo vedendo così tante persone riunite qui oggi».
Le note limpide dell’Ave Maria di Bach, la voce dei ragazzi del coro dell’oratorio e il suono delle due bande al termine della funzione, hanno reso omaggio alla passione che Sara aveva per la musica ma anche alla sua gioia di vivere, ricordata nella lettera commovente letta da un’amica accanto alla sorella Alessandra alla fine della celebrazione.
Fuori dalla chiesa un grande applauso e il lancio di tanti palloncini colorati simbolo di leggerezza e bellezza, quello che rivive in chi ricorderà per sempre il sorriso di Sara.
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