Lido la Noce, AngeraFutura chiede al sindaco più chiarezza
La posizione del consigliere Flavio Barelli dopo l'arresto del gestore della spiaggia comunale. Il sindaco ribadisce: "No ad azioni impulsive"
La notizia degli arresti, nell’ambito dell’operazione antidroga condotta dalla polizia di Torino che ha coinvolto anche il ristoratore angerese che gestisce la spiaggia comunale, fa discutere la politica locale. Il consigliere comunale di AngeraFutura, Flavio Barelli, chiede al sindaco di prendere una posizione più chiara: «Sulle vicende occorse nei giorni scorsi al gestore del “Lido La Noce” (il chiosco e la spiaggia sono comunali e gestiti in concessione, ndr), noi di Angera Futura non intendiamo sostituirci in nessun modo alla Magistratura, ma non possiamo non evidenziare la gravità delle accuse, vista la portata internazionale dei fatti contestati e dobbiamo evidenziare che la situazione ha creato una strana sensazione di insicurezza tra i nostri concittadini».
«Abbiamo letto sugli organi di stampa – prosegue Barelli – che il Signor Sindaco ha dichiarato: “Il locale è aperto e non c’è motivo per cui non lo debba essere, … con il gestore D’Ambrosio ci rapporteremo se e quando dovesse prevedere cambiamenti al proprio interno” e poi “il Comune sta già discutendo la spinosa questione dell’allacciamento del chiosco all’impianto elettrico pubblico”. Non possiamo non segnalare che queste irriflessive dichiarazioni sono arrivate alla popolazione come dichiarazioni di un’amministrazione insicura e incapace di prendere qualsivoglia iniziativa. In questo particolare momento, la popolazione ha bisogno che gli amministratori facciano dichiarazioni rassicuranti e che diano la certezza che si abbia il pieno controllo della situazione, evidentemente non è così».
Ribadisce la sua posizione il sindaco Alessandro Paladini Molgora: «Il consigliere dovrebbe sapere che gli atti amministrativi non possono essere assunti sulla base di notizie di giornale. Occorre attendere la conclusione dei procedimenti giudiziari, onde evitare eventuali richieste risarcitorie per atti prematuri. Un buon amministratore non deve essere impulsivo. Questo, il consigliere avrebbe dovuto saperlo per diverse ragioni; motivo per il quale è stato allontanato dal governo e dalla maggioranza. Anche l’azione politica di un aspirante amministratore non dovrebbe partire dalla manipolazione di un testo, parzializzando, cambiando arbitrariamente e deliberatamente quanto scritto, attribuendo virgolettati che non ci sono. Così facendo non si dà la benché minima idea di credibilità alla propria azione passata e futura».
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