Hashish di qualità dal Marocco, 13 arresti
Arresti a raffica per un traffico internaziole di droga con alto thc. La base logistica era in Spagna
La Guardia di Finanza ha bloccato un’organizzazione internazionale dedita al traffico di sostanze stupefacenti dal Marocco all’Italia con base logistica in Spagna. Sono state arrestate 13 persone e sono stati sequestrati circa 77 chili di sostanze stupefacenti. I finanzieri della compagnia di Luino hanno agito con il coordinamento della direzione centrale per i servizi antidroga di Roma e del comando generale della guardia di finanza. Le sostanze stupefacenti erano di tipo hashish, cocaina e marijuana.
L’operazione denominata “Slice of coffee” dalle Fiamme Gialle luinesi, ha consentito di ricostruire l’intero organigramma dell’associazione criminale composta da cittadini italiani, marocchini, colombiani, equadoregni e polacchi, di individuare le modalità operative e pervenire all’arresto di 13 persone, organizzatori, corrieri e pusher.
Inoltre, sono state sottoposte a sequestro settanta chilogrammi di ovuli di hashish, mezzo chilo della stessa sostanza in panetti, sei chilogrammi di marijuana, mezzo chilo di cocaina, metadone, tre autovetture ed una moto di grossa cilindrata in uso all’organizzazione, nonché diverse banconote da 50 euro false, che venivano utilizzate dal sodalizio criminale.
I militari della Guardia di Finanza, coordinati dal pm Annalisa Palomba, hanno iniziato le indagini a seguito del sequestro amministrativo operato in Luino di un ovulo di hashish effettuato nei confronti di G. G., italiano di anni 31, pregiudicato.
Seguendo le attività di quest’ultimo, sono stati individuati i componenti di un’organizzazione criminale ben ramificata che dalla Spagna faceva arrivare in Italia sostanze stupefacenti utilizzando autovetture a noleggio o di proprietà di affiliati all’organizzazione. I fornitori iniziali della filiera erano marocchini, ma le compravendite venivano effettuate a Malaga dove, la sostanza stupefacente veniva stoccata e confezionata per il trasporto verso il mercato italiano. Il modo di confezionamento in ovuli è risultato il solito utilizzato dai corrieri internazionali per esportare e importare cocaina ma, come emerso dall’attività, l’alta percentuale di principio attivo contenuto negli ovuli di hashish sequestrati, cosiddetto Thc, ne faceva una sostanza stupefacente molto richiesta e di elevato valore commerciale, infatti “le uova di hashish” sequestrate sono definite “di lusso”. Le sostanze stupefacenti sequestrate, una volta poste in commercio, avrebbero permesso guadagni per circa 1 milione di euro.
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