Taldone: “Non di solo centro vive la città”
"Il lago rappresenta una parte bella ma limitata e sarebbe riduttivo identificare la città con questa zona", l'opinione del consigliere di minoranza
Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Giuseppe Taldone, consigliere provinciale e comunale di Luino.
Quando si parla di Luino si sente spesso dire “che bella cittadina”, con chiaro riferimento alla parte sul lago.
Grazie ad una buona intuizione dell’amministrazione Mentasti (parco a lago) e poi dell’amministrazione Pellicini (completamento lavori fino a piazza Libertà), oggi è possibile passeggiare dal porto nuovo al porto vecchio godendosi un panorama straordinario. Ma Luino non è solo questo. Il lago rappresenta una parte bella ma limitata e sarebbe riduttivo identificare la città con questa zona.
Abbiamo anche altre realtà che meritano la stessa attenzione: le frazioni. Creva, Voldomino, le Motte, Moncucco, Colmegna e via dicendo, possono diventare elemento attrattivo per la città se si promuovono tutta una serie di opere pubbliche ed di iniziative capaci di renderle più belle e vivibili. Ciò richiede volontà e risorse da parte dell’amministrazione ma il ritorno per la nostra comunità sarebbe immenso. Luino decolla se si ha una visione strategica di questo tipo, capace di proiettarla oltre il centro e nella direzione di uno sviluppo complessivo. Il rischio altrimenti è di vedere chi viene a trovarci fare un giretto e poi andar via. Ogni angolo del nostro territorio ha la sua storia, le sue bellezze, le proprie identità e ciò può diventare elemento di richiamo. Puntare solo sulla bellezza del lago, nelle condizioni attuali, difficilmente può generare ricchezza e soddisfare adeguatamente le legittime aspettative economiche della nostra comunità.
Il lungolago presenta ville e abitazioni, mentre scarseggiano strutture commerciali e ricettive. L’escursionista (il turista è praticamente assente) poco stimolato, dopo la passeggiata e qualche foto di rito, torna inevitabilmente a casa, spesso senza neanche consumare. Siamo funzionali a logiche turistiche di altre località lacustri, in particolare della sponda “grassa” piemontese, che nel pacchetto escursioni propongono anche la tappa luinese. Come già detto in altre circostanze, è possibile supplire alla carenza alberghiera ad esempio realizzando un consorzio comunale di qualità per la gestione delle seconde case sfitte. Iniziative ed eventi coordinati e di rilievo, trasformerebbero poi la sosta in un piacevole soggiorno. Questi sono posti con potenzialità turistiche incredibili, che sanno andare ben oltre Luino. Pensiamo alle montagne, ai boschi, alle vallate, ai panorami mozzafiato e ai tanti bei comuni vicini con una storia tutta da gustare.
Pensiamo allo splendido Passo della Forcora, da anni polo attrattivo di sciatori o semplici amanti della montagna. Lodevole, a riguardo, lo sforzo compiuto dal gestore della struttura sciistica nell’attivarsi per reperire risorse da destinare al rinnovo tecnico degli impianti e per mantenere vitale la località montana, non solo d’inverno quando (e se) fiocca la neve, ma anche d’estate con tutta una serie di progetti ed interessanti iniziative per far conoscere meglio i luoghi. Con questa visione complessiva, che non lascia spazio ad approssimazioni o pressapochismi, è possibile far ripartire una buona e redditizia politica turistica, in grado di sanare concretamente la nostra traballante economia.
Giuseppe Taldone
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