In auto più sicuri, la polizia locale aderisce a “Seatbelt”
Anche i vigili sestesi aderiscono alla campagna europea di sensibilizzazione sull'importanza di allacciare le cinture di sicurezza in macchina
Il Comando di Polizia Locale di Sesto Calende su invito dell’ANCUPM (Associazione Nazionale Comandanti ed Ufficiali di Polizia Municipale) aderisce alla campagna europea denominata “SEATBELT” (cinture di sicurezza) programmata da lunedì 14 marzo fino a domenica 20 marzo 2016 da “TISPOL”, il network europeo delle Polizie Stradali.
La campagna europea ha lo scopo ‘‘di effettuare in tutto il “vecchio continente” controlli sull’effettivo utilizzo delle cinture di sicurezza da parte dei conducenti e passeggeri di tutti i veicoli in circolazione’’. Anche l’Italia partecipa al progetto, in primo luogo con la specialità della Polizia Stradale della Polizia di Stato, organo controllore principe del corretto comportamento degli utenti della strada, e poi anche con le Polizie Locali, le quali, essendo radicate su tutto il territorio nazionale, hanno fra i quotidiani compiti, la vigilanza sulla viabilità e sulla circolazione stradale all’interno dei centri abitati degli oltre ottomila comuni italiani.
Così anche il Comando di Polizia Locale di Sesto Calende ha predisposto nel periodo interessato un’attività mirata di contrasto al mancato uso delle cinture di sicurezza. L’uso delle cinture di sicurezza, previsto dall’art.172 del Codice della Strada, impone l’obbligo di utilizzo delle cinture in fase di marcia al conducente ed ai trasportati, sia dei posti anteriori sia per quelli dei sedili posteriori, su tutti i veicoli che ne sono dotati, salvo i casi di esenzione espressamente richiamati dalla stessa norma.
Michele Signò, comandante della Polizia Locale sestese, ricorda che “la campagna della TISPOL sarà, anche in territorio sestese, un’ottima occasione di prevenzione ed educazione stradale, in modo da rafforzare e diffondere l’idea che, semplicemente allacciando le cinture, anche quelle posteriori, è possibile salvarsi la vita in caso di incidente”.
Se l’uso delle cinture anteriori infatti è migliorato (70% rappresenta la mediana d’uso europea), l’uso delle cinture posteriori in Italia è assolutamente quasi inesistente. Questo fatto è molto grave in quanto in caso d’urto un trasportato posteriore diviene un vero e proprio proiettile, che va ad impattare contro il poggiatesta di chi sta davanti (rovinandosi il viso, talora in modo irreparabile) oppure a colpire la testa del conducente o del trasportato anteriore, procurandogli un trauma cranico grave, spesso mortale. Insomma, un passeggero posteriore senza cintura, oltre ad essere assai vulnerabile, è una sorta di spada di Damocle per coloro che viaggiano davanti.
Ad ogni conducente di veicolo fermato e controllato dal personale della Polizia Locale sestese, verrà consegnato uno stampato contenente le disposizioni dell’art.172 del Codice della strada più volte modificato in questi ventiquattro anni di applicazione del Nuovo Codice della Strada.
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