Da canonica in rovina a centro culturale: il grande tasso la battezzerà
Sono giovanissimi gli artefici di questo miracolo: per l’estate un’associazione gestirà l’edificio di proprietà comunale di fianco alla chiesa di Cadero. I lavori di restauro fatti da un affiatato gruppo di amici
In tuta da imbianchino e con gli occhi vispi dei trent’anni e giù di lì, Sonia e Martina aprono la porta e si presentano così: “Che facciamo nella vita? Beh cominciamo a dire che abbiamo quattro lavori in due”.
E poi via a raccontare di quel che fanno nel tempo libero cioè restaurare una canonica disabitata in un paesino del Luinese dove nascerà un centro culturale. A Cadero. Un pugno di residenti. In cima alla montagna.
Avete capito bene, succede anche questo in Val Veddasca, il sogno di realizzare un posto dove stare d’estate all’aperto per leggere libri e poesie, e d’inverno a gustarsi pomeriggi al caminetto, fra corsi di cucito, e laboratori di ceramica raku.
Sonia Ballinari di Luino, 28 anni e Martina Castellani di Castiglione Olona, di 27 stanno lavorando duro per rimettere a nuovo i locali di questo vecchio edificio che si trova proprio di fianco alla chiesa di Cadero: un posto meraviglioso dove si gode di un panorama nella valle sottostante e in cui si respirano calma e silenzio da lasciare attoniti: di tanto in tanto passa qualche rarissima auto, o si apre la porta del circolo Acli distante pochi metri.
E niente più.
Da tempo l’amministrazione comunale aveva in programma di sistemare questa struttura, ma per farci cosa? Poi è saltata fuori come un coniglio dal cilindro l’idea di queste due ragazze che assieme ad un gruppo di amici hanno manifestato l’intenzione di realizzare proprio qui un centro culturale. Il Comune ha predisposto un bando e concesso la locazione gratuita dell’immobile per 10 anni.
«E così sono partiti i lavori. Anzi sarebbe meglio dire che abbiamo incominciato a lavorare nei ritagli di tempo – spiegano le due giovani . Sono state trattate e ridipinte le travi, intonacati i muri, sistemati i bagni e ripuliti tutti gli anfratti della vecchia canonica, che quando l’abbiamo vista per la prima volta stava cadendo a pezzi».
Il colpo d’occhio è quello di un ambiente bianco, lindo, ma al contempo colorato: l’idea è di essere in un posto accogliente. Un luogo ricco di vitalità: c’è, nella cucina, una vecchia radio che suona e fa compagnia a chi sta dipingendo le pareti. All’esterno altri ragazzi della stessa età stanno dissodando il prato per seminarlo di nuovo, in occasione dell’inaugurazione, che avverrà verso la metà di giugno tempo permettendo.
Ma chi verrà fin quassù, e perché l’idea di aprire proprio a Cadero un centro del genere?
Al sindaco Fabio Passera non piacciono evidentemente le scommesse facili. «Da queste parti c’è ancora un turismo che arriva da lontano, specie tedeschi e olandesi amano queste zone. In molti hanno casa qui, altri si fermano nella è parte bassa del paese, attirati dal lago. Vorremmo coinvolgere anche loro per far conoscere questa valle, svelare segreti, tradizioni, posti e culture di questi luoghi. Così abbiamo dato credito a questo gruppo di giovani che si sta così tanto dando da fare».
Fuori, intanto, un soffio di vento fa muovere le foglie di un mastodontico albero. È un Taxus baccata, pianta ornamentale di solito impiegata come siepe ma che, se potata a dovere, diventa anche d’alto fusto. Ed è proprio questa conifera che terrà a battesimo il centro culturale: non a caso si chiamerà Taxus.
Nel centro di Cadero troveranno posto anche una biblioteca, una sala da thè e addirittura, nella antica taverna a pian terreno con soffitti a volte si potrà allestire una piccola sala per musica o letture, magari con testi di Goethe, in lingua originale.
Insomma, vale proprio la pena di aspettare il mese prossimo e vedere come andrà a finire.
Incontriamo anche gli altri ragazzi che partecipano a questo progetto. Sono Tiziano Marinello, Silvia Ballinari (la sorella di Sonia) e Claudio Terni, che si prendono un attimo di riposo per la sosta necessaria ad una foto di gruppo. Il tutto sotto lo sguardo maestoso del grande tasso, che saluterà anche questa nuova esperienza di vita, oltre al rinnovato corso della canonica in rovina.
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