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I 15 migranti trasferiti a Maccagno

Sono stati ospitati dall’oratorio di San Pietro in Campagna di Luino per tutto il mese di agosto. Il parroco: “Esperienza intensa e positiva per molti residenti”

i migranti ringraziano chi li ha ospitati

Valigie pronte, magliette piegate, qualche indumento per fare una manciata di chilometri e cambiare casa: i 15 migranti di Luino, ospitati da circa un mese all’oratorio della parrocchia di San Pietro in Campagna, vicino al cimitero, sono in partenza.

Arriveranno a breve – lo spostamento avverrà in serata o al più tardi domani mattina, martedì – nei locali dell’ex asilo di Maccagno Superiore.

Si tratta di una struttura comunale che verrà gestita dagli scout dell’Agesci.
Questi migranti sono sbarcati in Sicilia nei mesi scorsi e gestiti a Luino dalla cooperativa Agrisol, legata alla Caritas di Como: «Noi abbiamo invece messo a disposizione gli spazi dove farli dormire» spiega don Sergio Zambenetti, parroco di Luino dal 5 settembre 2015.

Sono tutti ragazzi attorno ai 20 anni alcuni francofoni, altri parlano in inglese.
«È stata un’esperienza positiva per le persone che sono venute in contatto con questi ragazzi, tutti giovanissimi – spiega il sacerdote – . Un arricchimento per i tanti luinesi che hanno aiutato ad assistere queste persone, magari preparando loro un pasto, accompagnandoli a fare un giro o insegnandogli qualche parola di italiano. Giovedì scorso, poi, c’è stata una serata molto intensa sul piano emotivo perché questi ragazzi hanno spiegato da dove arrivano, hanno raccontato le loro esperienze e la la loro terra d’origine».

«Si tratta di una sistemazione temporanea – spiega il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera – . La permanenza dei migranti alla parrocchia di Luino era prevista per la fine di agosto; ora a brevissimo le quindici persone verrano qui in paese e ci resteranno fino a fine mese, per poi passare in carico ad altra sistemazione».

Maccagno con Pino e Veddasca è un comune che da tempo si è attivato con progetti di integrazione destinati a insegnare un lavoro ai migranti, in prospettiva di assicurare per essi un futuro anche nel nostro Paese.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 05 Settembre 2016
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