Favorevole la Lega, favorevole il sindaco, che di fronte al Consiglio comunale ha proposto l’approvazione del punto, cioè la proiezione in streaming dei lavori del Consiglio comunale.

«Ma a patto che questo non comporti un costo troppo elevato per le casse comunali: non possiamo sottrarre risorse alle associazioni cittadine per pagare le riprese. Credo sia ragionevole una soglia di spesa che non superi i 3 mila euro».

La questione delle riprese in streaming, proposta da una mozione presentata dal consigliere comunale Giuseppe Taldone aveva animato il dibattito in Consiglio comunale e in Commissione, ma soprattutto sui social network: è utile o meno trasmettere i lavori dell’assemblea cittadina? Alla fine la proposta è stata votata all’unanimità.

«Ma ora non lasciamola nel cassetto, cerchiamo di darvi seguito e magari facciamoci il regalo di Natale», ha commentato il consigliere Petro Agostinelli.

Cosa succederà ora? Scartata l’ipotesi di un “canale” dedicato, dal costo di almeno 15 mila euro, come ha ricordato il sindaco, l’ipotesi è quella di riservare una “finestra” nel sito del comune dove ospitare lo streaming, magari legato ad una piattaforma gratuita come youtube.

Esultano gli attivisti locali dei Cinquestelle, movimento non rappresentato con consiglieri comunali eletti alle scorse amministrative ma che ha rivendicato la paternità della proposta.

Nella serata di ieri uno striscione lasciato durante il consiglio comunale nell’aiuola di fronte al municipio è stato lo sfondo di una foto di rito con gli attivisti: “Streaming=Trasparenza” era il messaggio. «Questo deve essere un incoraggiamento per i cittadini ad occuparsi della politica del loro comune», ha commentato l’attivista M5S Gianfranco Cipriano alla fine del Consiglio.