La Provincia: “Salviamo gli ospedali decentrati”
Una mozione per “chiedere anche un maggior coinvolgimento di sindaci e amministrazioni locali”
No al depotenziamento degli ospedali decentrati. Lo dicono i gruppi Civici e Democratici e Esperienza civica con una mozione che verrà presentata nel prossimo consiglio provinciale.
«Le modalità di applicazione della riforma sanitaria della Lombardia ci preoccupano. Soprattutto per quanto riguarda il futuro dei centri ospedalieri più piccoli e decentrati – dichiarano il vicepresidente Magrini e la consigliera provinciale Cristina Riva – l’applicazione della legge regionale 23/2015, infatti, sta già facendo sentire i propri effetti, poiché si sono registrate rilevanti trasformazioni e chiusure di reparti e servizi in diversi nosocomi territorialmente decentrati, con conseguente ricaduta negativa sulla tempestività e sulla qualità dell’intervento di assistenza sanitaria per i cittadini».
A fronte di tutta una serie di perplessità, legate anche alle trasformazioni previste nei Piani aziendali delle ASST e alle potenziali ulteriori difficoltà gestionali dovute ad un accentramento di funzioni sull’Ospedale di Varese, i Gruppi consiliari di maggioranza chiedono che siano mantenuti i Servizi di Pronto Soccorso in tutti gli ospedali territoriali decentrati e che si portino a conoscenza del Consiglio Provinciale e dei Sindaci dei distretti interessati i piani di programmazione strategica per gli ospedali di Angera, Cittiglio, Luino, Tradate, con particolare riguardo anche alle dotazioni organiche e all’eventuale trasformazione in POT di talune di queste strutture.
Testo-della-mozione-riforma-sanità
L’invito a Regione Lombardia è di emanare disposizioni che impegnino le dirigenze delle ATS e delle ASST a segnalare e a condividere coi Sindaci dei territori interessati le modifiche funzionali o strutturali degli ospedali, dei poliambulatori ospedalieri e l’auspicio è che si possa instaurare un dialogo costruttivo tra Regione Lombardia, ATS Insubria, ASST Sette Laghi/ASST Valle Olona ed Enti Locali con l’obiettivo di conseguire una proficua collaborazione e di ottimizzare la qualità della sanità pubblica lombarda ed il pieno riconoscimento del ruolo delle amministrazioni locali nell’ambito della programmazione regionale come previsto dal Decreto Legislativo 502/1992 e relative modifiche.
La politica di riordino dell’attività sanitaria sta innescando una serie di polemiche nei territorio per gli interventi che indeboliscono l’offerta ospedaliera:
qui il riassunto.
La nuova riforma della sanità porterà a cambiamenti nell’attuale assetto organizzativo. L’ospedale non sarà più il centro dell’offerta ma sarà in rete con il potenziamento dei presidi territorial: ecco le linee
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