Passaggi a livello: dove sono, come funzionano e dove saranno tolti
Una ottantina le intersezioni strada-rotaia in provincia: il punto sui lavori e i progetti, ma anche sulla sicurezza e sui costi
Quanti sono i passaggi a livello in provincia? Dove saranno sostituiti e in che tempi? In quali condizioni e come si sceglie di eliminare un passaggio a livello? Come funzionano quelli usati in Italia? Dopo l’ultimo incidente che ha coinvolto un passaggio a livello, facciamo un po’ il punto.
Quando conviene eliminare un passaggio a livello
Parlando in generale un passaggio a livello non è un punto poco sicuro, se si rispettano le norme del codice della strada: gli impianti ferroviari sono controllati da sistemi che avvertono – con i segnali – i macchinisti dei treni nel caso ci siano problemi alla chiusura delle sbarre dell’impianto (vedi qui per approfondire). Se si rimane chiusi dentro ad un passaggio a livello con l’auto, abbattere le barriere (è più facile di quanto si creda) provoca un allarme e l’avviso ai macchinisti (meglio non trovarsi in quella situaizone! Ma in ogni caso: qui per approfondire).
Ovviamente i passaggi a livello però sono anche, in generale, un ostacolo alla viabilità, perché – in particolare in Italia – richiedono tempi di chiusura piuttosto lunghi. Va anche detto che è interesse anche delle ferrovie eliminare i passaggi a livello: le statistiche dicono che gli incidenti succedono, creano disagi anche alla circolazione dei treni e talvolta pericoli, in generale poi la presenza di passaggi a livello prevede un rallentamento per i treni. Le ferrovie – dal canto loro – valutano l’eliminazione soprattutto in base a rischi (ad esempio: su curve senza visibilità) e rallentamenti (all’opposto: su un tratto rettilineo dove i treni potrebbero andare più veloci).
Secondo i dati dell’Autorità Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria i passaggi a livello sono stati teatro del 16% degli incidenti mortali su ferrovia nel 2015, corrispondenti ad altrettante vittime totali.
Due sono le società ferroviarie che gestiscono la rete in provincia di Varese: RFI che gestisce l’infrastruttura del gruppo FS (linee Milano-Gallarate, per Domodossola, Luino e Varese, con diramazioni Porto Ceresio e – in futuro – Stabio; linea Novara-Sesto Calende-Laveno) e FNM che gestisce la rete regionale (linee per Saronno Varese, Como, Novara e Malpensa).
Passaggi a livello rete RFI
Sulla linea principale tra Milano e Gallarate è rimasto un solo passaggio a livello, ma in provincia di Milano, a Parabiago.
La presenza maggiore di intersezioni a raso è sulle due linee Gallarate-Luino e Sesto-Laveno, due linee a binario unico che confluiscono alle porte di Laveno.
Sulla linea da Gallarate per Varese è rimasto un unico passaggio a livello a Gazzada (teatro di frequenti incidenti causati da veicoli). Sulla Gallarate-Domodossola – una linea principale – sono stati eliminati i diversi passaggi a livello, tra cui quello urbano di Mezzana di Somma Lombardo.
Passaggi a livello rete FNM
Nella tratta tra Milano e Saronno – a quattro binari e profondamente ammodernata a inizio anni Novanta – non ci sono passaggi a livello.
19 sono i passaggi a livello sulla tratta Saronno-Varese e 16 nel successivo tratto tra Varese e Laveno. 19 sono invece quelli sulla linea per Como, che ricade in provincia di Como (ma diversi sono nella zona di pianura che fa riferimento a Saronno, per questo li citiamo): recentemente ne sono stati eliminati 3 a Rovello Porro. Non ci sono passaggi a livello in provincia di Varese sulla linea per Novara, profondamente ammodernata in particolare con i due lunghi tunnel di Busto Arsizio e Castellanza, attivati rispettivamente nel 1996 e 2007: realizzati in ambito urbano e – nel caso di Castellanza – a grande profondità, hanno avuto costi molto elevati e hanno consentito di eliminare diverse intersezioni con la strada, tra cui quella di via Magenta a Busto e quella del Sempione a Castellanza.
Progetti per eliminazione passaggi a livello provincia di Varese
Sulla rete RFI FS
Diversi sono i progetti per eliminare – e quasi sempre sostituire con sottopassi o sovrappassi – i passaggi a livello. Un lotto molto importante riguarda le linee Gallarate-Luino e Sesto Calende-Laveno, che rappresentano l’approdo in Italia del sistema Alptransit: in questo caso le risorse arrivano anche dalla Confederazione Svizzera, che ha investito risorse enormi per trasferire quote di merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia, meno inquinante e più sicuro. È prevista la soppressione di tre passaggi a livello nel comune di Laveno Mombello, due nel Comune di Luino, tre nel Comune di Ispra, tre a Sangiano, uno nel territorio di Maccagno con Pino e Veddasca e tre nella zona di Taino e Angera. L’ultimo aggiornamento dell’accordo prevede la priorità ai passaggi a livello a Laveno (vedi qui), Ispra e Luino.
L’accordo attuale riguarda 15 passaggi a livello su 35 delle due tratte legate ad Alptransit, non esaurisce tutti i punti problematici: ad esempio ancora “in coda” alla lista di interventi c’è il passaggio a livello di Crenna di Gallarate, che è su una strada secondaria, ma in ambito urbano, è stato teatro di incidenti e si trova in un punto problematico anche dal punto di vista ferroviario (è in curva e i binari corrono su un lato in trincea, sull’altro su un rilevato). L’idea di base prevede di eliminare il passaggio a livello e di allargare un vicino sottopasso esistente, che oggi è nelle forme ottocentesche edè a senso unico.
Sulla rete FNM
La concentrazione maggiore di passaggi a livello riguarda la linea Saronno-Varese-Laveno, che è piuttosto trafficata. Sono previsti interventi a Venegono Superiore (lavori pronti a partire nelle prossime settimane) e a Gerenzano (progettazione approvata, in attesa di gara per i lavori). Sono due passaggi a livello in zone centrali.
Quanto costa togliere un passaggio a livello?
Siccome i desideri fanno i conti anche con la realtà e le risorse economiche, vale la pena ragionare anche sui costi, che ricadono sulle tasche di tutti i cittadini attraverso le tasse (sia che si parli di risorse della Regione o dello Stato). In condizioni non eccezionali, si può calcolare una spesa media inferiore a 1 milione di euro per singolo passaggio a livello: nel 2012 ad esempio RFI ha eliminato 57 passaggi a livello con un investimento di circa 40 milioni di euro (attenzione: a volte un singolo cavalcavia o sottopasso sostituisce anche più di due passaggi a livello, per ridurre i costi o per mancanza di spazio).
È una media, ma poi ci sono anche i casi concreti: eliminare tre passaggi a livello per trattori in mezzo alla campagna non è la stessa cosa che toglierne tre in centro a un paese, dove si deve fare i conti con case, strade, condotte fognarie e altro. Ad esempio: a Rovello Porro sostituire tre passaggi a livello con tre sottopassi autonomi ha richiesto 4,5 milioni di euro.
Il cavalcavia di Laveno, da realizzare in zona semi-urbana e con molti limiti, costa – da previsione – 7 milioni di euro.
L’esempio estremo è costituito dal cosiddetto interramento dei binari, che è la soluzione più costosa in assoluto e applicabile su lunghezze mediamente superiori almeno a un chilometro: il tunnel di Castellanza è costato 140 milioni di euro per meno di 4 chilometri, pari a 280 euro al centimetro.
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