L’autore del video: «Luino? Andrei a viverci domani mattina»
Francesco Gilioli, milanese, racconta come è nato il tanto discusso servizio di cui sta parlando tutta la città. “Il mio è un pezzo giornalistico, non uno spot alla città”
C’è un elemento essenziale che serve per fare il giornalista, e si chiama curiosità.
Quindi non c’è nulla di strano ad apprendere dall’autore del servizio di Repubblica.it – dove Luino viene incoronata come “città triste” – che alla base del video vi sia proprio questo: il fatto curioso che qui sul lago abbiano vissuto quattro fra i più importanti comici italiani.
«Ma certo – spiega al telefono Francesco Gilioli, 50 anni, giornalista di Repubblica – . Voglio specificare che il mio obiettivo non era quello di venire a fare un video sulle bellezze di Luino. Ma approfondire un aspetto che mi ha molto colpito: qui sono “nati” molti dei più grandi comici italiani, e da qui se ne sono andati: perché? Le risposte sono state sorprendenti, e non sono per nulla stupito del fatto che facciano discutere».
Ma lei conosceva Luino prima di questo servizio? «Certo che la conoscevo. Ci ero già stato. Ed è una cittadina bellissima, io amo il lago, ho abitato a Stresa. Ma questo non toglie che il mio è un lavoro giornalistico, non uno spot sulla città. Io non lavoro all’ufficio stampa di Luino, non ho il compito di “parlare bene” di un posto. L’obiettivo era capire perché tanti comici “qui”. Tutti gli intervistati mi hanno detto la stessa cosa: che questo è un posto da cui si fugge, e io l’ho registrato».
Però Luino, Piero Chiara, Vittorio Sereni, la grande letteratura del ‘900: non è una lettura un po’ riduttiva? «Guardi, io conosco bene Piero Chiara, l’ho letto e apprezzato. Ma, ripeto, il punto non è questo, il mio compito era approfondire un altro aspetto».
Dove sono state raccolte le interviste? E quando? «Dunque: sono tutte interviste recenti. Quella a Boldi l’ho fatta la sera in cui è stato premiato come ambasciatore di Luino nel mondo, a metà dicembre. Sabato scorso ho intervistato Francesco Salvi al bar Clerici. E una settimana prima circa ho fatto l’intervista a Enzo Iacchetti, a Milano».
Quindi alla fine lei non ha dato un giudizio su Luino? «Esatto. Il servizio era un’altra cosa. Non ho dato un giudizio su Luino. E lo do adesso: Luino è un posto incantevole, e ci andrei a vivere domani mattina».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.