In autunno il nuovo passaggio pedonale sotto la ferrovia
L’annuncio del sindaco Fabio Passera dopo l’approvazione nella serata di ieri del piano triennale delle opere pubbliche
Pericoloso quel tratto della strada statale 394 che a Maccagno passa sotto ad una campata ferroviaria: la carreggiata si restringe e i pedoni sono a rischio. Ma oggi un tassello per rendere più agevole questo percorso c’è: tra luglio e ottobre l’amministrazione comunale di Maccagno con Pino e Veddasca, quando la linea ferroviaria rimarrà chiusa per i lavori di adeguamento di Alptransit, interverrà sul punto in questione, sul viale Garibaldi. Costo: 240 mila euro.
L’annuncio è stato dato nella serata di ieri in consiglio comunale durante la discussione e approvazione del piano triennale delle opere pubbliche
«Da qualche anno avevamo valutato la concreta possibilità di realizzare quell’opera, che aveva avuto anche il preventivo avvallo di Rfi, alla condizione inderogabile di dover sempre garantire il passaggio dei treni o comunque dei convogli da lavoro sui binari soprastanti – spiega il sindaco Fabio Passera. La necessità di garantire tale mobilità ferroviaria, portava a un progetto il cui costo era stato preventivato in 420 mila Euro. Noi lo avevamo riportato nel Piano Triennale nel corso degli anni scorsi ma, francamente, tale cifra ci era sembrata da subito eccessiva».
«Convinti della necessità dell’opera – continua Passera – , non ci siamo però persi d’animo e siamo ritornati al tavolo di una trattativa piuttosto complessa con la stessa Rfi, all’interno degli interventi mitigativi a seguito dell’arrivo di Alp Transit. Lo spunto è nato dall’annunciata chiusura del tratto di rete ferroviaria sul territorio comunale indicativamente per il periodo 01/06/2017 – 30/11/2017».
«Proprio in virtù di questa novità – conclude il primo cittadino – abbiamo richiesto nuovamente a gran voce di poter inserire il nostro progetto ma, ancora una volta, ci siamo scontrati con la necessità di Rfi di lavorare per la sostituzione delle traversine e di avere la necessità di movimentare mezzi sulla linea ferroviaria, lasciando una finestra di tempo minuscola di fermo totale della linea, comunque assolutamente non sufficiente per eseguire i lavori. Abbiamo, dopo non pochi problemi, trovato la soluzione di permettere a Rfi l’accesso alla linea ferroviaria da un altro punto (indicativamente all’altezza della Chiesa di Santo Stefano) e questo ci ha permesso finalmente di ottenere la possibilità di operare senza la necessità di garantire il transito sulle rotaie.
A questo punto è cambiato anche il costo totale dell’opera, che è scesa a un quadro economico totale di 240 mila euro».
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