Scintille fra maggioranza e opposizione, Marsico fa da pacere
Il vice coordinatore di Forza Italia si appella al consigliere Giuseppe Taldone e all’assessore Piermarcello Castelli per ricomporre lo strappo
Maggioranza e opposizione a Luino litigano in Consiglio comunale e le tensioni, sfociate dopo una conferenza stampa, provocano minacce incrociate di querele. In mezzo c’è un sit-in – di sabato scorso – a cui hanno partecipato alcuni componenti della minoranza consiliare che ipotizza l’Aventino se in Consiglio non viene data voce alle proprie istanze.
Oggi arriva l’offerta di sotterrare l’ascia di guerra da parte di un “Papa straniero”, il consigliere regionale e vice coordinatore provinciale di Forza Italia, l’avvocato Luca Marsico.
«Analogamente a quanto accaduto, lo scorso marzo, presso il Comune di Varese fra il sindaco Davide Galimberti nei confronti del consigliere comunale Fabio Binelli, in cui avevo auspicato, anche attraverso un appello sui social media, una soluzione consiliare, in quanto resto convinto che quella sia la sede principe ove dirimere le questioni politiche: auspico che, anche oggi, in merito alle vicende extra comunali, che hanno coinvolto il sindaco del comune di Luino, Andrea Pellicini ed il consigliere comunale d’opposizione Pietro Agostinelli, si possa addivenire ad una soluzione all’insegna del dialogo costruttivo fra le parti», scrive Marsico.
«Mi appello, per questo, sia al consigliere Giuseppe Taldone affinché possa favorire, anche con azioni concrete, un confronto utile fra le parti che all’assessore Piermacrello Castelli affinché possa valutare di riportare i fatti all’interno della dinamica dell’aula consiliare, luogo principe della democrazia di ogni consiglio comunale e non solo, quanto accaduto nei giorni scorsi e che è sfociato in azioni giudiziari annunciate pure a mezzo stampa», continua il Consigliere regionale.
«Sono convinto che la strada da seguire, anche in questo caso, sia quella di cercare di fare sintesi nell’interesse della città d della buona amministrazione di Luino che si pone come luogo strategico per la nostra provincia».
Marsico si riferisce, come accennato, agli accadimenti seguiti all’ultimo, movimentato, consiglio comunale di Luino in cui una mozione legata al sostegno dei lavoratori frontalieri e alla necessità di riaprire i valichi minori – presentata e poi ritirata dal consigliere comunale Giuseppe Taldone – causò l’accusa delle minoranze all’assemblea di non permettere il dibattito consiliare su un tema tanto importante.
A questo clima, di per sé già caldo, si è aggiunta nei giorni a seguire una conferenza stampa del consigliere di minoranza del Min Pietro Agostinelli, nella quale (tra le altre questioni affrontate) sarebbero state pronunciate frasi che la maggioranza ha ritenute offensive, tanto da affrontare la questione in giunta e autorizzare il sindaco a sporgere querela.
Si legge nella delibera di giunta: “I contenuti dell’intervento, stante il tenore dello stesso ed il carattere diffamatorio e/o comunque lesivo dell’immagine dell’Amministrazione Comunale di Luino, intesa nel suo complesso, compresi i funzionari pubblici verso i quali si insinua il sospetto che agiscano non per l’esclusivo perseguimento dell’interesse pubblico ma per tutelare interessi di privati cittadini, siano suscettibili di assumere rilevanza in sede penale e, come tali, meritino di essere portati all’attenzione della Magistratura per tutte le necessarie ed opportune valutazioni”. Questo lo scorso 25 maggio.
Di fronte a questo clima sabato scorso a sostegno di Pietro Agostinelli è stato organizzato un sit-in a cui sono stati invitati alcuni giornali e i consiglieri di opposizione, e al quale hanno partecipato anche attivisti del Movimento Cinque Stelle (partito non rappresentato in consiglio comunale).
Il sit-in aveva come obiettivo il sostegno e la solidarietà da parte dei presenti (tra cui non figurava il consigliere di minoranza Giuseppe Taldone) al consigliere Pietro Agostinelli.
Tutto finito? Per niente: nel profilo Facebook di Min Luino si annuncia l’ipotesi di sporgere querela: “In tale delibera – si legge sulla pagina Facebook Min Luino – infatti è stato riportato il discorso incriminato di Pietro Agostinelli durante la conferenza stampa, omettendo, o meglio togliendo volontariamente una frase che dava al suo discorso appunto, un senso completamente opposto a quanto contestatogli. E noi lo possiamo provare. Inoltre questa delibera o meglio questa “autorizzazione a procedere” è stata pubblicata mettendo in evidenza il nome del consigliere a cui è diretta, cosa che per la nota legge sulla privacy è passibile di sanzione”.
Da qui la proposta del paciere Luca Marsico che nella nota di questo pomeriggio chiede che la questione venga ricomposta nelle sedi opportune, quindi non nelle aule di giustizia, bensì in consiglio comunale.
Consiglio che si riunirà entro la metà di giugno: riuscirà a ricucirsi lo strappo? Una prima prova potrà essere la commissione bilancio nella quale la mozione sui frontalieri – quella da cui tutto partì – forse verrà predisposta per l’approdo nelle burrascose acque del Consiglio.
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