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“Il treno è sempre il treno”. Ma al passaggio a livello non si sorride più

Gli abitanti di Barza temono l'arrivo dell'Alptransit: lo dicono rivisitando la famosa scena del film Il Ragazzo di Campagna

Angera

«Il treno è sempre treno», è vero. Ma «chissà come sarà quando saranno lunghi fino a 750 metri e passeranno 90 volte al giorno».

Gli abitanti di via Mongini a Barza, riunitisi in Comitato, protestano contro l’impatto della ferrovia proponendo una rivisitazione della celeberrima scena del treno nel film di Renato Pozzetto “Il ragazzo di campagna”.

Là era un trenino locale Diesel che correva nella pianura della Lomellina, qui sono i lunghi treni merci che corrono sull’asse Genova-Rotterdam.

A Barza era prevista la chiusura del passaggio a livello (sostituito da un sottopasso ciclopedonale), mentre il traffico delle auto sarebbe passato sulle già esistenti strade verso Angera e Ispra, quest’ultima con nuovo cavalcavia.

La successiva protesta degli abitanti ha portato a rivedere il progetto: sul pratone di Barza è ora previsto un nuovo cavalcavia.

Quando si concretizzerà? La situazione per ora non lascia soddisfatti gli abitanti, che rilanciano le preoccupazioni sul numero dei convogli, sul trasporto di merci pericolose e sull’accesso alla (comunque trafficata) statale vicina. La soluzione preferita? Un nuovo sottopasso («taaac»), soluzione che però la conferenza dei servizi (Comune, Regione, ferrovie) riteneva tecnicamente difficile e troppo onerosa.

Il treno sarà anche sempre il treno, ma oggi in Italia spesso non gode di grande simpatia, specie quando taglia la strada alle auto.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 02 Giugno 2017
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