Alptransit, «Perché non “giriamo” il pedaggio dei treni per compensare i disagi?»
La proposta del Meetup dei Laghi del Movimento Cinquestelle, che in una lettera aperta alle istituzioni solleva la questione
“Alptransit capitolo terzo”, è il titolo della lettera aperta che il Meetup dei Laghi del Movimento Cinquestelle inoltra alle autorità provinciale per tenere alta la questione del futuro passaggio dei treni merci provenienti dall’alta velocità elvetica che arriveranno nei prossimi anni in Italia anche percorrendo la linea ferroviaria Luino-Gallarate.
Abbiamo assistito con stupore ai toni trionfalistici con cui è stato dato eco all’happening tenutosi ai piedi della galleria del Monte Ceneri in Svizzera alla presenza addirittura di Raffaele Cattaneo accorso a godersi le buone notizie.
Peccato che le buone notizie siano però svizzere mica italiane!. Come due mondi differenti al di là della frontiera le opere avanzano a forte velocità con investimenti miliardari, opere di compensazione per i comuni che fiancheggiano la linea, investimenti in sicurezza sia della linea che in tema di impatto ambientale. Da noi, invece, cosa succede?
Stiamo ancora aspettando di ricevere copia dello studio di impatto ambientale, con la relativa VIA, chiesto in varie occasioni, di leggere poi il Piano di Sicurezza straordinario ferroviario così come di capire quali saranno in dettaglio le opere di compensazione che verranno poste in essere.
Abbiamo ripetutamente chiesto queste notizie sia in occasioni di incontri e convegni e sia pubblicamente con lettere aperte agli interessati che hanno trovato spazio sui quotidiani locali.
Mai nessuna risposta come se fosse giusto che il cittadino comune debba restare al di fuori dei giochi e trovarsi davanti al fatto compiuto.
Che fine farà la Costa Fiorita che tanto faticosamente e con una lunga operazione di lifting ambientale sta cercando una sua collocazione nel mercato dell’industria del turismo? Ritorneremo ad essere la sponda magra di antica memoria?
E’ giusto che il progresso faccia il suo corso ma perchè le ricadute devono essere solo sulle spalle dei residenti?
I guadagni in termini di “pedaggi” che l’autostrada su rotaie Genova-Rotterdam genererà perché non possono essere utilizzato per mitigare gli impatti sull’ambiente delle nostre valle o sui piccoli comuni che verranno attraversati da treni alti più di 4 metri (quasi due piani di casa) e lunghi 750 con una cadenza di uno ogni 15 minuti…?.E poi cosa dire della carenza cronica di mezzi di soccorso come correttamente evidenziato dai Vigili del Fuoco di Luino con una forza lavoro di soli 8 uomini e neanche un treno di soccorso/spegnimento in grado di intervenire in caso di disastro.
Sui media è tutto un fiorire di foto che in maniera cruda ma efficace evidenziano traversine rotte, ponti che si sgretolano e caduta massi sulle rotaie ma nessuno se ne preoccupa….
Ci spiace accostare queste righe ad una immagine tragica che evidenzia come la carenza di programmazione in tema di sicurezza possa provocare tragedie. La storia insegna o almeno così dovrebbe essere ma qui nessuno ci ascolta o guarda oltre il proprio naso.
Tutti pronti a tagliare i nastri o a farsi vedere con il caschetto in galleria ma poi quando c’è da lavorare per la res publica non si vede più nessuno. Da 2 anni vari Comitati ed il Movimento 5 Stelle si battono per avere dati e chiarezza ma l’appello resta inascoltato per cui d’ora innanzi il tono verrà alzato con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione . A buon intenditor.
Attivisti 5S dei laghi + SestoCalende in Movimento
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