Non arriva la pizza, ma Amazon sì
Gli incontri coi lettori che mai finiscono di stupire. A Colmegna per quattro chiacchiere su futuro e il nostro film. Ma anche turismo, frontalieri e tanto altro ancora
La sintonia sboccia di fronte ad una tazzina di caffè nella frazione forse più romantica di Luino che in molti pensano essere già Maccagno: nella serata di ieri è andata in scena la comunità a Colmegna, dove a casa della lettrice Marina Ghidelli è arrivato un pezzetto di redazione di Varesnews.
Passione intramontabile, quella per le frazioni: non a caso il primo incontro organizzato per incontrare i lettori nella loro casa avvenne qualche mese fa a Cavona, anch’essa piccola dependance di Cuveglio e spostata rispetto al “centro”. Non è quindi questione di numeri ciò che fa muovere i giornalisti della redazione, piuttosto un’esigenza di ascolto, che permette di scorgere particolari fra le pieghe delle comunità, in grado di rivelarci forse un futuro prossimo.
Se la tecnologia ci ha cambiato la vita negli ultimi vent’anni e l’ha cambiata così tanto da volerci fare un film – Digitalife – cosa sarà di noi, e di questi luoghi, fra altri venti?
Bella domanda, ma difficile. Intanto salta fuori che a Colmegna la pizza da asporto è difficile che arrivi fin alle ultime case del paese abbarbicate sulla montagna – e quella di ieri sera lo era – . «Ma Amazon sì, certo che arriva. Compriamo tante cose in questo modo».
Già su questo si potrebbe scrivere un libro e chissà che fra qualche lustro non saranno i droni a portarla, la pizza.
Ma non di sole idee vive l’uomo. La connessione, a volte l’eccessivo uso dei social sono stati fra gli argomenti coi quali si è potuto intavolare un discorso sulla tecnologia, i suoi eccessi, ma anche le sue virtù.
Poi il territorio: l’occupazione “poca ma buona” causa vicinanza del confine che assicura reddito famiglie dove anche una sola persona lavora, e la consapevolezza di vivere in un territorio maledettamente bello perché non riesce a raccogliere la prima, vera, grande risorsa che avrebbe a portata di mano: il turismo.
L’occasione è stata un ghiottissimo test per la redazione di Varesenews in merito alla necessità di arrivare dappertutto, in ogni posto e fra i pensieri di molti lettori: «È capitato di essere in fila sulla strada della Grantola, in auto, al mattino e tutti di cercare il motivo della coda: tutti a leggere sullo smartphone, tutti a cercare la notizia. A questo servite e noi vi vogliamo così», è stato l’auspicio di chi ci ha ospitati, una decina di persone di svariate generazioni, tutte amiche e con una grande passione: la lettura.
Il direttore Marco Giovannelli ha a lungo ascoltato e spiegato poi la mission del giornale e la sua crescita negli ultimi anni, i progetti lontani e vicini. La redazione è stata presentata in tutti i suoi componenti e dall’alto della via Castello, dove oggi sopravvive un ulivo centenario, testimone di quando i monaci facevano l’olio, da ieri sera una promessa in più da parte del giornale: sarà un piacere occuparci anche di voi colmegnesi.
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 29 giugno da Xavier, a Saronno
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