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Luino, ecco il regolamento per le riprese in streaming

Le riprese “trasmesse” dal sito comunale, ma consultabili anche in differita in archivio. Possibilità di una futura trasmissione in tv. Le autorizzazioni per i non addetti ai lavori

Avarie

Qualche settimana fa, nel corso dell’ultimo, lunghissimo consiglio comunale di Luino, uno dei pochi punti su cui tutti andarono d’accordo fu l’approvazione del regolamento di disciplina delle riprese audiovisive delle sedute del Consiglio.

In una parola: streaming. Materia cara ai Cinquestelle – che tuttavia non hanno rappresentanti eletti – , contenuta anche in una proposta presentata un anno fa dal consigliere Giuseppe Taldone, l’assemblea ne approvò all’unanimità il regolamento, il cui testo, però, non venne letto in aula.

Le norme sullo streaming (incorporate ora direttamente dal regolamento del Consiglio comunale) si compongono di una dozzina di articoli dove viene spiegata l’utilità di questo servizio, il suo funzionamento e chi potrà registrare o trasmettere i contenuti di ciò che verrà dibattuto.

Quindi, l’obiettivo è “far conoscer e informare i cittadini non presenti in aula”.
Una volta attivato il servizio sarà possibile, dal sito istituzionale del Comune, seguire la diretta da casa, oppure la differita, e ancora ripescare le “puntate” precedenti dall’archivio delle sedute, disponibili per l’intero mandato amministrativo (nel regolamento è specificato “un quinquennio”, sebbene le regole non specifichino da quando il servizio sarà attivo: questo rientra nelle prerogative politiche dell’amministrazione in carica); i “file” verranno comunque custoditi. E non è tutto: sarà possibile, per il futuro, “anche l’eventuale diffusione tramite rete televisiva”.

Il pubblico, che non verrà mai inquadrato dalle camere dello streaming, verrà poi avvisato da appositi cartelli all’ingresso della sala, che avvertiranno delle riprese.

E i soggetti della trasmissione, cioè consiglieri e assessori? Non potranno, durante la seduta, in alcun modo impedire le riprese audio-video e i loro interventi dovranno essere ripresi integralmente.

Chi potrà, oltre ai tecnici comunali, effettuare le riprese? I giornalisti, che potranno effettuare riprese audio-video (anche se nell’articolo 7 si richiede l’autorizzazione da parte del presidente del Consiglio comunale “al solo fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente tutelato).
Ma non solo. Sarà possibile “riprendere e diffondere le sedute anche da soggetti terzi”: cittadini presenti al consiglio comunale che tuttavia dovranno presentare almeno il giorno prima della seduta consigliare apposita istanza diretta al Presidente del Consiglio nella quale dovrà essere specificata la modalità delle riprese, le finalità perseguite e altri dati.

Titolare del trattamento dei dati personali in materia di normativa di privacy, sarà lo stesso presidente del Consiglio comunale.

Figura, questa, a cui nell’ultima assemblea cittadina è stata assegnata un’altra importante funzione, vale a dire quella di discernere quali, fra le interrogazioni da parte dei consiglieri, dovrà essere posta in discussione perché rilevante (“urgente”), e quale dovrà invece essere trattata nelle sedute successive. Un punto – che di fatto andò a modificare il regolamento del Consiglio – su cui la minoranza protestò vivamente, anche in fase di voto.

LUINO – REGOLAMENTO TRASMISSIONE IN STREAMING DEL CONSIGLIO COMUNALE

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Pubblicato il 19 Luglio 2017
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