Porto Valtravaglia, Catenazzi: “Nessun allarmismo, i medici ci sono”
La dottoressa che per anni ha prestato servizio all'ambulatorio di Via Roma, risponde alle dichiarazioni del Sindaco rispetto alla necessità di avere un nuovo medico
Dopo anni di servizio ambulatoriale nel piccolo paese di Porto Valtravaglia (dal 2004) la dottoressa Rita Catenazzi risponde alle dichiarazioni del Sindaco Giacobazzi, rispetto alla necessità di avere un nuovo medico in paese.
Nei giorni scorsi infatti, il Primo Cittadino aveva sottolineato la carenza del servizio ambulatoriale nello spazio in gestione comunale in Via Roma; con il pensionamento della dottoressa Esmeralda Veicsteinas e il trasferimento della Dottoressa Catenazzi a Germignaga, in paese è rimasto solo il Dottor Ferrari.
Una situazione che, come spiegato dal sindaco, ha fatto nascere malumori sopratutto tra le persone più anziane che non hanno mezzi per muoversi con facilità. «Ho mandato una lettera per chiedere una forte presa di posizione da parte di ATS e Ordine dei Medici», spiega il sindaco.
Dall’altra parte, la dottoressa Rita Catenazzi sottolinea che «non c’è bisogno di creare allarmismi perchè il problema non c’è. La dottoressa Esmeralda Veicsteinas è andata in pensione lasciando l’ambulatorio di Muceno, quindi non nel centro di Porto Valtravaglia, dove riceveva solo un’ora e mezza alla settimana. Inoltre, aveva 300 pazienti che possiamo prendere in carico noi cinque medici che lavoriamo sul territorio di Porto Valtravaglia, Germignaga, Brezzo di Bedero e Castelveccana».
I medici di base che lavorano sul territorio sono cinque, spiega la dottoressa Catenazzi, che si alternano tra gli ambulatori dei quattro comuni. Spiega poi, rispetto alla richiesta di un medico in più in paese: «L’ambito carente è stato pubblicato nell’aprile del 2017 e nessun medico al momento si é interessato. L’ipotetico nuovo medico dovrebbe poi assumersi l’onere di mettere a norma lo studio di Via Roma che fino ad ora è stato usato con criteri i deroga (accessibilità, bagni a norma, parcheggio nelle vicinanze, divisione degli spazi interni per garantire la privacy dei pazienti). Vorrei inoltre sottolineare che la guardia medica esiste già, è quella di Luino e opera su tutto il territorio di competenza».
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