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Gli appuntamenti per commemorare i morti della Gera

Venerdì mattina, 6 ottobre un momento dedicato agli alunni, mentre la sera i racconti dei parenti delle vittime. Una doverosa testimonianza per non dimenticare

Fascia tricolore

Ecco il programma degli appuntamenti per celebrare il 73° anniversario dell’eccidio della Gera, che saranno due.

Il primo venerdì, 6 ottobre o, in caso di cattivo tempo, lunedì, 9 ottobre, alle ore 10,oo a Brissago Valtravaglia. Saranno presenti le autorità locali e gli alunni delle medie delle scuole di Mesenzana e dell’educandato di Roggiano.

E, ancora venerdì 6 ottobre, alle ore 20,30 presso il Circolo ACLI di Voldominio Superiore in  Via dei Martiri, 40, serata di racconti nei ricordi delle nipoti di Maria Badi e Duilio Garibaldi – Mariarosa e Mariagrazia – e proiezione dell’intervista documentario”Don Giovanni Barbareschi” cappellano partigiano delle fiamme verdi.

Scrivono gli organizzatori:

Durante la serata di Venerdì, 6 ottobre, alle ore 20,30, presso il Circolo ACLI di
Voldomino Superiore, Maria Rosa e Maria Grazia, nipoti di Duilio Garibaldi e Maria Badi,
racconteranno le vicende dei tragici avvenimenti della Gera e della terribile rappresaglia
che si abbatté sulla loro famiglia per aver consapevolmente offerto ospitalità alla
formazione Lazzarini. Verrà inoltre proiettato il documentario-intervista a don Giovanni
Barbareschi. Classe 1922, don Barbareschi ha partecipato attivamente alla Resistenza
collaborando alla realizzazione, durante l’occupazione nazifascista, del giornale clandestino «Il
Ribelle», assieme a Teresio Olivelli, Carlo Bianchi, padre David Maria Turoldo, Mario Apollonio,
Dino del Bo. Tre giorni prima della sua ordinazione, per ordine del cardinal Schuster, si reca ad
impartire la benedizione alle salme dei partigiani uccisi in Piazza Loreto. Il 15 agosto 1944,
celebra la sua prima Messa, ma la notte stessa viene arrestato dalle SS, mentre sta per
accompagnare in Svizzera un gruppo di Ebrei fuggitivi. Scarcerato su sollecitazione del card.
Schuster, parte per la Valcamonica dove si aggrega alle Brigate «Fiamme Verdi», delle quali
diventerà cappellano. Nuovamente arrestato, viene deportato nel campo di concentramento di
Gries, vicino a Bolzano, da dove riesce a fuggire prima di essere trasferito in Germania.
Ritornato a Milano diventa il «corriere di fiducia» tra il comando alleato ed il comando tedesco
durante le trattative, per risparmiare da rappresaglie le infrastrutture della città di Milano. Dopo il
25 aprile 1945, su mandato del cardinale Schuster, si adopera per evitare inutili ritorsioni contro
i vinti. Grande amico di don Carlo Gnocchi, lo aiuterà nella sua opera e diventerà il suo curatore
testamentario. Nel dopoguerra ha sempre continuato e continua a testimoniare i valori
dell’antifascismo e della Resistenza.
La manifestazione è organizzata dall’ANPI di Luino, con il patrocinio della Città di Luino e la
cortese ospitalità del Circolo ACLI di Voldomino.

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Pubblicato il 03 Ottobre 2017
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