Dopo 73 anni i funerali di Bernardo, morto in campo di concentramento
Sabato 28 ottobre il rito funebre dedicato al cittadino di Graglio spentosi di stenti nel 1944 nelle miniere della Renania
Sabato 28 ottobre prossimo sarà una giornata importante per la comunità di Graglio, nel Comune di Maccagno con Pino e Veddasca.
Alla presenza dei familiari, delle autorità civili e militari, della gente comune e di tantissimi Alpini si svolgerà nella Chiesa dedicata ai Santi Gervaso e Protaso il rito funebre di Bernardo Sartorio, morto nel 1944 in un campo di concentramento nazista.
Ne dà notizia Fabio Passera, sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca sul suo profilo facebook.
Bernardo nacque a Graglio il 10 ottobre 1912, mentre il 30 giugno 1935 si sposò con Irma Germana Boscetti. Nel 1937 nacque Assunta e nel 1941 Renata. Durante il secondo conflitto mondiale, venne richiamato e arruolato nel 20° Reggimento Sciatori Battaglione Intra. Fu fatto prigioniero dai Tedeschi ed internato in Germania a Baumholder (Renania-Palatinato) insieme a suo cognato Cleto Monaco.
Al momento di dichiarare ai suoi aguzzini quale lavoro svolgesse da civile, gli fu consigliato di dire muratore (come era effettivamente) ma lui si dichiarò contadino, nella convinzione di riuscire a trovare qualche buccia di patata e poter mangiare qualcosa in più e sopravvivere.
Invece fu costretto a lavorare in miniera e, il 19 dicembre 1944, morì per gli stenti ed il lavoro massacrante. La notizia fu data alla moglie a guerra terminata, e il cappellano che riportò i suoi pochi effetti personali, rivelò che la sera passò a trovarlo in infermeria perchè febbricitante e il mattino successivo della morte sopravvenuta nella notte. Bernardo Sartorio venne inumato in prima sepoltura nel cimitero di Baumholder, successivamente riesumato e traslato a Francoforte sul Meno nel Cimitero Militare Italiano d’Onore.
L’anno scorso, la possibilità di poterlo riportare in Italia. Immediatamente la famiglia si adoperò per il suo rientro, dove adesso può finalmente riposare tra i suoi amati monti.
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