La comunità ebraica: “Indignati per l’idea di una via ad Almirante”
In un comunicato a firma di Gadi Schonheit: "La Storia non prevede sconti e il rinnovo della Memoria di quei tragici anni è compito di ciascuno di noi"
L’ipotesi di dedicare una strada a Giorgio Almirante continua a creare dibattito. Questa volta interviene la comunità ebraica milanese che dirama la nota che segue (nella foto, il Binario 21 della stazione centrale di Milano, luogo da dove partivano i deportati ebrei verso i campi di sterminio nazisti di cui la Repubblica Sociale Italiana era complice.
“Il razzismo deve essere cibo di tutti e per tutti, se vogliamo che in Italia ci sia una vera coscienza di razza. Se no faremo solo gli interessi dei meticci e degli ebrei. Non c’è che un attestato che possa imporre l’altolà a costoro, l’attestato del sangue’’.
Così scriveva il 5 Maggio 1942 Giorgio Almirante su ‘La difesa della Razza!’ Proprio partendo dal quel vergognoso “attestato del sangue” i fascisti consegnarono alle SS gli elenchi degli ebrei italiani iscritti nelle diverse Comunità. Il resto della tragica storia è purtroppo noto!
La notizia che la città di Luino pensi di intestare una via a Giorgio Almirante, ci preoccupa e ci indigna al tempo stesso. La Storia non prevede sconti e il rinnovo della Memoria di quei tragici anni e’ compito di ciascuno di noi, senza distinzione per ceto sociale, credo religioso o appartenenza politica.
Gadi Schonheit Comunità Ebraica Milano
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