Dal primo soccorso alla sicurezza stradale, il corso della Cri Luino per stranieri e migranti
Parte sabato la seconda edizione del progetto all'Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia a cura della Croce Rossa Italiana
Parte sabato la seconda edizione del progetto sull’integrazione e la formazione all’Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia, tenuto ed organizzato dalla Croce Rossa di Luino.
Minorenni sia italiani che stranieri e migranti ospiti della Fondazione saranno impegnati per i prossimi 5 sabati in un corso su vari temi utili ad acquisire un buon bagaglio formativo, ma soprattutto finalizzato ad aiutarli nell’integrazione sociale.
Questi i contenuti delle lezioni: cos’è la Croce Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili, l’educazione stradale, le nozioni di igiene, la chiamata al 112, il primo soccorso.
Un corso suddiviso in più sessioni per i minorenni ospiti della struttura e per i migranti; per donne e per uomini. Un’organizzazione complessa che conferma la qualità del servizio e la professionalità dei formatori di Croce Rossa Italiana.
«L’inclusione sociale e l’integrazione nella Comunità possono essere realizzate solo con una formazione mirata che vada a condividere un percorso comune anche con i ragazzi meno fortunati dell’Asilo Mariuccia.
Ho trovato grande intesa con i dirigenti della Fondazione, segno che sul sociale e sull’attenzione ai vulnerabili si può e si deve parlare la stessa lingua», commenta Pierfrancesco Buchi Presidente della Croce Rossa di Luino.
«Abbiamo messo a disposizione il nostro team di volontari, coordinati da Lidia Fiocchi, da oltre 25 anni stella luminosa nella formazione del nostro personale in CRI Luino, che con contezza affronteranno molti argomenti chiave per un’integrazione di base nella nostra Comunità», continua Buchi.
«Il tema dell’inclusione sociale, soprattutto se parliamo di stranieri, oggi è molto sentito e dibattuto; ma noi non facciamo distinguo se i ragazzi vulnerabili che incontriamo siano italiani o migranti. Il nostro obiettivo è fare bene, farlo con competenza e farlo in linea con i nostri principi umanitari ed associativi. La nostra storia e quello che facciamo sul territorio da anni sono la miglior risposta a chi ad esempio va in chiesa tutte le domeniche, ma poi ha una mentalità da Medioevo.
Non è certo facile parlare ed affrontare questi temi così attuali, ma la nostra sfida è combattere l’indifferenza con un cambio efficace di mentalità nelle persone che ci circondano. Con la Fondazione Asilo Mariuccia e con tante altre realtà associative ed Istituzioni locali si sta lavorando in questa direzione e questo è un buon segno», conclude il presidente del comitatolocale Cri di Luino.
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