Ambulanza in sirena bloccata dal Tir, gli infermieri proseguono a piedi dal paziente
Un camion incastrato in una via della frazione ha obbligato alla corsa volontari del soccorso e medici che hanno raggiunto in barella l’ambulanza a 200 metri
La corsa per arrivare a soccorrere una persona che sta male. Sembra un intervento di routine per l’equipaggio di un’ambulanza, spesso abituato all’urgenza e ad intervenire al volo, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e ogni uscita non è mai come quella prima.
Proprio come accaduto oggi a Lisanza, frazione di Sesto Calende dove un grosso camion è rimasto incastrato in una strada e per farlo muovere non sono bastati né lampeggianti né sirene.
Siamo nel dedalo di vie che a centinaia si incontrano in paesini e frazioni sul Lago. All’incrocio tra le vie Galilei e Al Lago ecco l’ingorgo impossibile: un TIR che verso le 10 di oggi si è bloccato, forse tradito dal navigatore (nella foto). Si crea il caos e sul posto viene chiamata la polizia locale, ma sopraggiunge anche un’ambulanza del Corpo Volontari Ambulanze – il CVA di Angera – che rimane bloccata: cosa fare? Zaino, barella e defibrillatore e via di corsa per 200 metri.
Il paziente viene raggiunto nella sua abitazione e subito soccorso. Nel frattempo, però, anche l’automedica inviata dal 118 e partita da Sesto Calende arriva sul posto: stesso copione, con medico e infermiere che accorrono con “mezzi propri” perché bloccati dal camion.
La situazione non migliora neppure quando è il momento di trasportare all’ospedale la persona che viene imbacuccata con coperte e plaid per via delle temperature proibitive e fatta stendere sulla barella: altri 200 metri in mezzo alla strada fino a raggiungere il “tepore” dell’ambulanza e poi quello del pronto soccorso.
Paziente in condizioni non gravi, sembra trapelare dagli ambienti medici, ma che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di molto diverso se a dover essere soccorsa fosse stata per esempio una persona con patologie mediche ben più serie.
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