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Uno spazio dei cittadini: nasce un Comitato per piazza Libertà

Il Comitato vuole dialogare con l'amministrazione sul restyling della piazza, e i temi non mancano: dagli alberi all’edicola, fino al problema dei parcheggi. Il Comitato sarà una risorsa in più per chi governa la città

Avarie

I lavori di restyling di piazza Libertà saranno seguiti da vicino da un nuovo soggetto. Sta nascendo, annunciano i promotori dell’iniziativa, il “Comitato piazza Libertà”.

«Da tempo la piazza Libertà di Luino, già piazza Vittorio Emanuele, è oggetto di continue trasformazioni – scrivono gli aderenti al comitato in gestazione – I cittadini, parte in causa perché la piazza è un luogo da vivere e chi lo vive sono appunto i cittadini, seguono con attenzione i lavori in progress, senza esserne però partecipi, senza poter dire il loro parere. La sensazione che sta serpeggiando è che il loro parere non conti nulla. Devono semplicemente accettare a cose fatte, quello che altri nel Palazzo hanno deciso».

«L’amministrazione si trincera dietro esclamazioni del tipo: ”è decisione dell’architetto …” Di fatto però l’architetto viene pagato con i soldi dei cittadini. Questo particolare spesso sfugge agli amministratori, che dovrebbero vigilare affinché i lavori corrispondano alle esigenze dei cittadini, e tanto più agli architetti, che sembrano trovare pane per i loro denti, nel senso che vedono nell’incarico assegnato il momento per manifestare il loro genio creativo. Già nella storia di Luino ci sono state scelte relative all’arredo urbano, che poi si sono dimostrate decisamente infelici. Già scelte inopportune, di un’architettura urbana poco attenta all’ambiente e alla sua vivibilità, sono state di aggravio ai conti dell’Amministrazione comunale e, di fatto, alle tasche dei cittadini».

I luinesi però non sono così remissivi: «Riteniamo che il loro punto di vista debba essere tenuto in considerazione da chi ha avuto l’incarico. Alcuni hanno allora incominciato a pensare a un comitato per la Piazza, a cui tutti i cittadini di Luino possono aderire».

I temi su cui mobilitarsi, dicono i promotori del Comitato, non mancano: «L’allarme piazza inizia dalla difesa degli alberi. Ce ne sono rimasti pochi, su quelli attenzione a metterci mano. A seguire c’è il problema dell’edicola, quello dei parcheggi, ed altri ancora. Il Comitato vigilerà e inviterà l’amministrazione a dialogare. Vogliamo dimostrare che i cittadini sanno prendere sul serio i beni comuni. C’è l’idea della coproduzione di scelte pubbliche, attraverso la pratica sociale della condivisione. Una risorsa in più, insomma, per chi governa la città».

Pubblicato il 18 Marzo 2018
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