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Giornate FAI di primavera, ecco tutti i luoghi aperti in provincia

Sono diversi i luoghi, solitamente chiusi al pubblico, che sarà possibile visitare sabato 24 e domenica 25 marzo in occasione delle Giornate Fai

FAI- FONDO AMBIENTE ITALIANO

Sabato 24 e domenica 25 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera nel segno di una tradizione che celebra quest’anno il ventiseiesimo anniversario. Sarà un fine settimana appassionante, dedicato alle bellezze del nostro Paese con più di mille luoghi aperti in tutta Italia.

Luoghi straordinari che potranno essere scoperti insieme ai volontari FAI con visite a contributo libero.

I LUOGHI APERTI PER I BENI-FAI 

A VARESE
Le edicole funerarie liberty dell’architetto Giuseppe Sommaruga al cimitero di Giubiano. Il prestigio sociale ed economico della borghesia imprenditoriale varesina tra Otto e Novecento si evidenzia anche nelle cappelle funerarie delle loro famiglie realizzate nel cimitero principale di Varese. Il famoso architetto milanese Giuseppe Sommaruga frma tre di queste cappelle nel suo caratteristico stile Liberty. Sommaruga lasciò a Varese ampia traccia del suo stile architettonico, riscontrabile anche nei grandi alberghi al Campo dei Fiori, al Colle Campigli, alle stazioni delle funicolari e delle tramvie, alle ville sulle pendici del Campo dei Fiori.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

VARESE, VILLA E COLLEZIONE PANZA 
Con le narrazioni degli apprendisti ciceroni sarà possibile visitare il parco, il piano terra, il primo piano lato nord e i rustici con la collezione permanente e le installazioni di Dan Flavin, Robert Irwin e James Turrell Gli iscritti FAI e chi si iscrive in loco oltre a saltare la coda possono visitare le opere delle Scuderie: il Ganzfeld di James Turrell, lo Scrim 2013 di Robert Irwin e la mostra Light Theaters. – Le informazioni 

VARESE, VELATE Torre di Velate, Chiesetta dei Santi Ippolito e Cassiano e pensilina del tram 
In concomitanza con l’apertura della Torre di Velate (proprietà del FAI) verrà aperta dai volontari della Delegazione di Varese con l’aiuto dei giovani Apprendisti Ciceroni anche la vicina chiesetta romanica dei Santi Ippolito e Cassiano. Il campanile romanico risale a prima del mille. Sulla faciata è distinguibile una antico affresco raffgurante S. Cristoforo, mentre su un lato vi sono pitture quattrocentesche, tra cui una Vergine in trono. Interressante l’interno con decorazioni di stile bizantino.

Visibile anche l’Antica Pensilina del Tram, testimonianza della Belle Epoque.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

A CALCINATE DEL PESCE
L’Aeroclub Adele Orsi per il volo a vela. E’ ritenuto uno dei più affascinanti campi d’Europa per la bellezza del paesaggio nel quale si inserisce. I visitatori saranno ricevuti dai soci del Volo a Vela, che forniranno informazioni complete su questo sport, poi potranno visitare l’interessantissimo museo, accedere agli hangar, vedere e conoscere da vicino gli alianti ed assistere alle partenze. Per chi lo volesse….. sarà possibile provare l’ebrezza del volo silenzioso (solo su prenotazione) o provare una esperienza virtuale attraverso l’uso di un simulatore unico nel suo genere in tutta Europa.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

FAI- FONDO AMBIENTE ITALIANO

A CASALZUIGNO, VILLA DELLA PORTA BOZZOLO 

Orario – Sabato e domenica: 10:00 – 18:00. Contributo suggerito a partire da: € 5,00. Costruita nel Cinquecento come residenza di campagna per il notaio Giroldino Della Porta, nel XVIII secolo fu trasformata in nobile dimora di rappresentanza e arricchita all’interno da affreschi rococò e da un imponente giardino a terrazze con una splendida scalinata all’esterno. Il corpo della Villa è affiancato da interessanti rustici, fra i quali stalle, scuderie, cantine, granai e un monumentale torchio cinquecentesco usato un tempo per la spremitura delle vinacce. Dal parterre, tramite un elegante cancello in ferro battuto, si accede invece al “Giardino Segreto” che nasconde una graziosa edicola dedicata ad Apollo e alle Muse.

VISITE A CURA DI Apprendisti Ciceroni Educandato “Maria SS. Bambina” Roggiano; Scuola secondaria di primo grado “Carducci” Gavirate

A ISPRA
Il mausoleo della famiglia dei conti Castelbarco (apertura a cura del Gruppo FAI Valcuvia). Questo suggestivo monumento in granito di Baveno, edifcato a metà dell’800 ad Ispra in posizione dominante sulle acque del Lago Maggiore dal Conte di Castelbarco in memoria dell’adorata moglie Antonietta, ricorda il famoso Pantheon di Roma. I visitatori, guidati dagli Apprendisti Ciceroni della scuola media di Ispra potranno ammirare anche un’installazione di opere appositamente
creata per questa occasione dalla scultrice Malù Cruz Piani. Inoltre a conclusione del pomeriggio di sabato sarà possibile assistere ad un concerto per viola sola del maestro Simone Libralon e a conclusione della giornata di domenica ad un’esecuzione del coro femminile Adansonia diretto da Carmelo Massimo Torre.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

A BARZA DI ISPRA
Villa e parco Mongini, ora Casa Don Guanella ( apertura a cura del Gruppo FAI Giovani). La villa sorge sull’area anticamente occupata dal castello di Barza, del quale rimane come antica memoria la torre medioevale che ancora oggi si innalza sulla corte. Dopo numerose trasformazioni, il complesso fu acquistato nel 1860 dal suo più celebre proprietario, il tenore Pietro Mongini, che si impose sui palchi di tutta Europa come uno dei migliori cantanti del Teatro d’ Opera del tempo. Mongini creò intorno alla villa un grande parco, ad imitazione delle più rinomate residenze signorili dell’epoca. Dopo numerosi passaggi di proprietà, nella metà del novecento fu acquistata dall’Opera Don Guanella che l’arricchì del grande orologio a dodici quadranti.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

A INARZO, PALUDE BRABBIA 

Apertura a cura di Delegazione FAI del Seprio
ORARIO: Sabato: 10:00 – 12:00 – 14:00 – 17:00 (ultimo ingresso 17:00) – Domenica: 14:00 – 17:00 (ultimo ingresso 17:00). Itinerario “La stoffa dei borghi”

Note per la visita: Indossare scarponcini e portare un binocolo. Contributo suggerito a partire da: € 3,00.

La Riserva Naturale della Palude Brabbia, che rappresenta una delle zone umide più importanti della Lombardia, occupa una superficie di quasi 5 kmq ricompresa tra il Lago di Comabbio e il Lago di Varese. La presenza in essa della torba, utilizzata come combustibile, ha portato nel tempo ad una diffusa escavazione, mentre il paesaggio palustre, fonte di miasmi e febbri malariche, richiedeva un intervento di bonifica, nel quale si applicò anche la famiglia degli industriali Borghi. Tuttavia si dovette attendere la seconda metà del XX secolo per veder interrotta l’escavazione della torba ed esaurito il programma di bonifica, restituendo alla Palude Brabbia il suo grande valore ambientale e naturalistico, che le è valso nel 1983 il riconoscimento di Zona Umida di Interesse Internazionale.

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A MORAZZONE, CASA MACCHI

Ingresso riservato ad iscritti FAI e residenti del Comune di Morazzone. E’ possibile iscriversi al FAI in loco. Visita guidata ogni 45 minuti solo su prenotazione (qui http://www.faiprenotazioni.it). Sabato: 14:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). Domenica: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30). Ingresso 3 euro.

La storia di Casa Macchi 

A CUIRONE DI VERGIATE, L’Antico Forno di Cuirone

Il forno a legna, di proprietà della famiglia Fidanza, è uno degli ultimi antichi forni per la cottura del pane esistenti nel territorio varesino. E’ stato costruito all’inizio del XIX sec. su un fondo posseduto dal Conte Cesare Castelbarco, feudatario di Cuirone, e passato successivamente di proprietà al Conte Giovanni Melzi nel 1810. Il forno, in materiale refrattario a cupola con piano di cottura circolare, è situato all’interno di un edifcio in muratura. Andato in disuso negli anni ’50 è stato restaurato negli anni 2011/2012.

Sabato 24 marzo dalle ore 14,30 alle 17,30, domenica 25 marzo dalle ore 10 sino alle ore 17,30.

GORNATE OLONA, IL MONASTERO DI TORBA
Orario: Sabato: 10:00 – 18:00/ Domenica: 10:00 – 18:00. Contributo suggerito a partire da: € 5,00

Il Monastero di Torba sorge alle pendici dell’altura su cui è situato il parco archeologico di Castelseprio. Nato come avamposto militare tardo impero romano, cadde poi in mano ai Goti e ai Longobardi, che aggiunsero la torre e la cinta difensiva del secolo. A partire dall’VIII secolo, fino al 1482, Torba divenne luogo di preghiera e di lavoro di monache benedettine. Dopo anni di incuria e abbandono, il complesso venne acquistato nel 1977 da Giulia Maria Mozzoni Crespi per donarlo al FAI. Nel 1986 si conclusero i lunghi lavori di restauro che consentirono di aprire la Proprietà al pubblico. Il Monastero di Torba, con il vicino castrum di Castelseprio, è inserito nel circuito Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.

VISITE A CURA DI
Apprendisti Ciceroni Liceo “Marie Curie” Tradate; scuola primaria di Gornate Olona

VARANO BORGHI, PERCORSO NEL BORGO DI VARANO 

Apertura a cura di Delegazione FAI del Seprio. ORARIO
Sabato: 10:00 – 12:00 – 14:00 – 17:00 (ultimo ingresso 17:00) -Domenica: 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 17:00). Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato

NOTE PER LA VISITA
La partenza del percorso è in Piazza G. Matteotti. Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Dopo l’ampliamento del grande cotonificio e la realizzazione della loro villa padronale, i Borghi vollero anche dare un assetto funzionale e non privo di qualità estetica al borgo, dove vivevano le loro maestranze, tanto quelle dirigenziali e impiegatizie quanto quelle operaie. Così, agli inizi del ‘900, l’architetto Paolo Cesa Bianchi fu incaricato di redigere un piano regolatore che comprendesse la nuova chiesa parrocchiale, la piazza principale, la ‘casa dei contadini’ o Moncucco, la casa comunale, i cosiddetti ‘palazzi nuovi’ per i lavoratori tessili, le case per impiegati e dirigenti. Il risultato, al di là della valenza sociale, fu la presenza di una grande varietà di tipologie edilizie che si confrontavano con la ricerca del ‘bello’, caratteristica di ogni edificio del borgo dove decorazioni di elevata qualità, senza ripetizioni, creavano un insieme urbanistico di grande splendore, giunto abbastanza intatto fino ai nostri giorni. ITINERARIO: “La stoffa dei Borghi”

VARANO BORGHI, VILLA BORGHI

Apertura a cura di Delegazione FAI del Seprio
Orario: sabato: 10:00 – 12:00 – 14:00 – 18:00/domenica: 10:00 – 18:00. Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato

Ingresso dedicato ai soli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco. Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Villa Borghi, oggi trasformata in Grand Hotel dopo un lungo periodo di abbandono, sorge sul dolce pendio che scende verso il lago e appartiene al periodo delle grandi ville romantiche. È il risultato di ampliamenti e modifiche che l’architetto Paolo Cesa Bianchi opera a partire dal 1860 su un edificio più antico utilizzando, nel clima eclettico del tempo, forme di sapore rinascimentale. La villa ha una pianta a doppia T. La facciata principale ha finestrature modanate in pietra arenaria chiara e si conclude con una sorta di timpano affiancato da balaustre; i prospetti laterali hanno semplici aperture con cornici in pietra e a stucco. I saloni della villa hanno pavimenti in seminato alla veneziana, controsoffitti a cassettoni in legno decorato, capitelli e modanature in gesso nella tradizione degli stuccatori varesini. L’ampio parco, impostato in parte secondo la moda romantica e in parte secondo un’arte giardiniera di sapore estremo-orientale, offre scorci molto suggestivi.

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VARANO BORGHI, EX COTONIFICIO BORGHI 

Orario : Sabato: 10:00 – 12:00 – 14:00 – 18:00 – Domenica: 10:00 – 18:00

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato. Contributo suggerito a partire da: € 3,00

La storia del Cotonificio Borghi ebbe inizio nel 1819, quando Pasquale Borghi impiantò a Varano un filatoio meccanico ad acqua per la filatura del cotone in un vecchio mulino di proprietà sul canale Brabbia. Nel 1841 si ebbe un primo ammodernamento dello stabilimento con l’introduzione di una macchina motrice a vapore che permise un notevole aumento della produzione e degli operai. Il boom si ebbe però nel 1904 con la costruzione della nuova filatura, che vediamo ancora oggi: un edificio mastodontico con grandi e luminosi saloni, intervallati da 4 alte torri con le scale e i serbatoi per l’acqua; collegato alla stazione ferroviaria di Varano; dotato di un convitto per gli operai. Ma qui iniziò anche il lento ed inesorabile declino della famiglia Borghi. Intorno al 1980 la “T.B.M. partecipazioni S.p.A.” acquistò l’edificio della tessitura, lo sottopose ad attenti restauri e vi installò la “Varano Borghi 1819”, riportando nello storico stabilimento le tradizionali lavorazioni.

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico “A. Tosi” Busto Arsizio

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Pubblicato il 21 Marzo 2018
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