Sandro Bardelli e “Il sentimento della realtà, la contemplazione della bellezza”
Continua con grande successo la mostra. Le opere esposte, dialogano in Museo con alcune poesie di Romano Oldrini
Continua con grande successo, al Civico Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, la personale di Sandro Bardelli “Il sentimento della realtà, la contemplazione della bellezza”.
Dopo l’ inaugurazione dello scorso 14 aprile che ha visto una numerosissima partecipazione di pubblico, l’artista ha realizzato in museo l’opera astratta “Scacchiera asimmetrica” durante una sua “performance live”, aperta e libera ai visitatori. Il pubblico che, molto numeroso, sta visitando con vivo interesse la Mostra, ha potuto così assistere al “lavoro in diretta” da parte di Bardelli, che, inoltre, è sempre presente in Museo, a disposizione dei visitatori, per illustrare personalmente questo suo nuovo percorso artistico.
Sono infatti sei le sezioni che compongono la Mostra e che conducono i visitatori, anche attraverso pannelli
esplicativi, in un racconto dedicato a “L’ Acqua”, “La Terra”, L’Astratto”, “La Poesia”, “L’ Oriente”.
Trentanove opere inedite, ad olio su fondi per lo più polimaterici, che regalano nuovi volumi e nuove vitalità
ai soggetti. La materia vivifica il colore, ne fa intravedere una dimensione quasi tattile, ne deriva quasi un
desiderio esplorativo della materia stessa, per sondare il soggetto, per “assaggiarne” i colori.
La Terra”, qui emergono, protagonisti, i paesaggi del territorio, gli scorci delle Alpi dal Lago Maggiore. Un
ritorno alla “sua” terra, ma non solo per amore di scorci panoramici di grande bellezza, piuttosto una riflessione su quanto la terra (intesa come montagna, suolo, paesaggio, ambiente, nostro pianeta) debba essere amata e difesa dalle leggerezze e dal poco rispetto dell’uomo.
“L’ Acqua” riporta l’ artista essenzialmente, in un “suo luogo del cuore”, la Valle Verzasca in Canton Ticino dove l’ acqua racconta la sua vita, dove l’ acqua che qui si fa melodia e musica, testimonia sempre e comunque il suo insostituibile ruolo quale elemento indispensabile di sopravvivenza.
“L’ Astratto”: libera interpretazione per chi osserva, per chi si lascia trasportare da un segno, da una forma, da una linea, da un colore. Opere che narrano il colore, lo strumento vitale che Bardelli da sempre utilizza per esprimersi, per raccontarsi.
“L’ Oriente”. Il racconto di altri paesi, tradizioni e costumi. E su tutto un trittico realizzato a Sana’a nello Yemen, un grande olio su tavola con lamina d’oro che sprigiona e racchiude in sé magia, mistero, atmosfera e bellezza, “La Poesia” e i suoi racconti. La magia del tramonto sullo spettacolare panorama dei laghi, visto dal Camponovo al Sacro Monte sopra Varese. E poi “E naufragar m’è dolce in questo mare…” un’opera ad olio realizzata durante un concerto jazz presso Casa Paolo a Brezzo di Bedero: un rincorrersi di vele sul lago, un movimento quasi astratto che rende dinamica e viva l’opera stessa. E ancora “Colline”, un delicatissimo e poetico scorcio delle colline senesi, realizzazione “live” dell’ artista di fronte a questo incantevole paesaggio; paesaggio che poi l’ artista stesso ha ripreso in atelier realizzando un’opera astratta su tavola con fondo polimaterico.
E, a concludere il racconto espositivo, la sezione “Le Carte di Riso” dove la carta di riso thailandese, con il suo grande fascino, diventa protagonista delle 23 opere dipinte con i colori vegetali e minerali che l’ artista produce direttamente nel suo atelier.
Completano infine la rassegna due opere ad olio ed una scultura in legno il cui soggetto è la satira politica quale specchio di una realtà del passato e del presente che coinvolge la nostra società. Alcune piccole sculture dell’ artista, insieme ad alcuni preziosi oggetti di artigianato che Bardelli ha portato dai luoghi da lui visitati e protagonisti di alcune sue opere, arricchiscono inoltre la Mostra stessa.
Le opere esposte, dialogano in Museo con alcune poesie di Romano Oldrini che, in un alternarsi di parole e colori, interpretano con la loro voce i soggetti esposti.
E poi ancora, una nuova “performance live” di Bardelli, per la realizzazione di un’opera ad olio, animerà il Museo nel pomeriggio di sabato 19 maggio p.v. a partire dalle ore 16.00. Sabato 3 giugno p.v. invece, sempre dalle 16.00, l’ artista, in Museo, dimostrerà al pubblico come nascono le “sue carte di riso” utilizzando i colori vegetali e minerali che lui stesso crea.
Una mostra interessante, ricca di spunti e di temi diversi tra loro che non mancano di far emergere la l’espressività artistica di Bardelli. “Eclettico” è, di fatto, la definizione che moltissimi visitatori utilizzano nei loro numerosissimi commenti. Ed a ragione. Bardelli infatti non si ferma mai troppo a lungo sullo stesso soggetto.
Una curiosità innata, una sensibilità profonda, una continua necessità di lasciare libera la sua mano, sulla tavola, per raccontare con il colore i pensieri della sua mente, ci regalano le opere presenti in questa Mostra; da ammirare, da indagare, da conoscere per scoprire così una personalità mai immobile, a volte persino inquieta nel suo “bisogno di dipingere”, dove il racconto cromatico ne diventa l’ elemento vitale.
E non da ultimo, una visita alla Mostra di Bardelli, significa anche scoprire una straordinaria opera architettonica: il Civico Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, prezioso luogo e più che mai appropriato “spazio per l’ arte”. E proprio in questo mese di Maggio 2018 il Museo compie i suoi 20 anni: luce, spazio, acqua, cielo e terra. Un abbraccio simbolico tra tutti gli elementi naturali che sono protagonisti di Maccagno e del Museo stesso. La luce inonda gli spazi del Museo ed illumina le opere; l’ acqua del fiume Giona che scorre, a vista, ai piedi del Museo trasmette, con i suoi riflessi ed i suoi riverberi sulle grandi vetrate e sulle pareti, linfa vitale agli spazi interni; il cielo e la terra si regalano come splendido panorama inondato dalla luce del lago Maggiore. Una esperienza artistica, al Museo Parisi Valle, che coinvolge i sensi.
La vista che ammira le opere esposte e la preziosa collezione archeologica del Museo; ancora la vista che viene catturata dalla straordinaria luce che accoglie il visitatore fin dal suo arrivo a Maccagno; l’ udito, perché non si può non ascoltare la voce del fiume Giona che scende tumultuoso dalle valli e termina la sua corsa ad alimentare serenamente il lago; l’ olfatto perché il verde, i fiori, gli alberi e la natura profumano; ed infine il cuore perché la bellezza e l’ arte, ovunque e comunque, arrivano al cuore e ci regalano emozioni.
La Mostra è visitabile fino al 10 giugno p.v. compreso. Catalogo disponibile in Mostra.
Orari: venerdì 15.00 alle 19.00, sabato e domenica 10.00 alle 12.00 / 15.00 alle 19.00.
Museo Civico Parisi-Valle, Maccagno con Pino e Veddasca
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