Tre anni di carcere per la “banda della calamita”
Due condanne per un furto ad una tabaccheria di Malnate, ma emersa la tecnica usata a Voldomino
Una calamita: è quanto bastava per tentare colpi in esercizi del Varesotto e che ha portato alla condanna a tre anni di carcere per due cittadini di origini rumene giudicati oggi, mercoledì, dal giudice monocratico di Varese, corte presieduta da Anna Azzena.
Il pubblico ministero Arianna Cremona ha ricostruito tre diversi contesti in cui altrettanti complici arrivavano in auto, entravano in un locale e con una calamita cercavano di mettere fuori gioco il sistema antifurto di bar ed esercizi pubblici.
Proprio come avvenuto in due occasioni a Voldomino, Luino, episodi non ritenuti rilevanti dal punto di vista della responsabilità penale – e per i quali i tre sono stati assolti – , ma che hanno ugualmente rappresentato occasione di allarme per la piccola comunità (siamo nel 2009).
Lo stesso non può dirsi per quanto avvenuto nel 2010 in una tabaccheria di Malnate quando invece risultarono rubate alcune migliaia di euro. Per questo furto è arrivata la condanna a tre anni di reclusione per due degli imputati, difesi dall’avvocato Simone Briatore.
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