Treni, Pellicini scrive a Fontana: «Promesse tradite sul trasporto passeggeri»
Il sindaco: «Oggi la linea ferroviaria di Luino rischia di rappresentare solo una inspiegabile ed ingiusta ferita aperta nel territorio»
Si parlerà anche della lettera inviata ieri, 11 giugno dal sindaco di Luino al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nell’incontro in programma giovedì prossimo, 14 giugno, proprio in Regione, per fare il punto sulla linea ferroviaria che verrà utilizzata come punto d’arrivo dei treni merci provenienti dal sistema dell’alta velocità svizzera Alptransit. Ma non è solo lo stato della linea a preoccupare Pellicini.
IL DECLINO «Mi trovo costretto a scriverle per denunciare come il servizio trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria di Luino, tra disfunzioni, ritardi, soppressioni, vada sempre più dequalificandosi fino a compromettere l’immagine stessa del trasporto pubblico, asse strategico nazionale e locale per lo sviluppo delle dinamiche sociali, economiche e occupazionali – si legge nella missiva partita da Luino .
Stiamo assistendo alla mortificazione dell’impegno profuso e posto in questi anni dalle amministrazioni locali per far sì che questa infrastruttura, oltre a rispondere alle esigenze del traffico merci di AlpTransit, garantisse dignitosi collegamenti passeggeri e alleviasse quel deficit di mobilità che trattiene e frena lo sviluppo dell’Alto Lago Maggiore».
CONVOGLI DA TERZO MONDO «I dati incresciosi delle disfunzioni del servizio passeggeri sono percepiti come un vero e proprio tradimento della politica verso un territorio che, con gravi preoccupazioni, ha dovuto subire il passaggio dei treni merci, con la promessa – non mantenuta – di un efficiente collegamento passeggeri su Milano, Malpensa e il Cantone: oggi la linea ferroviaria di Luino rischia di rappresentare solo una inspiegabile ed ingiusta ferita aperta nel territorio. Inoltre, i problemi del materiale rotabile sono ormai da ‘terzo mondo’: porte dei treni che restano aperte, climatizzazione che non funziona, segnalatori di stazione spenti, treni improvvisamente soppressi per guasti al locomotore, sporcizia a bordo.
Trenord ha preso l’abitudine di sopprimere all’improvviso i treni da Gallarate a Luino, costringendo centinaia di persone ad attendere per ore altre coincidenze. Siamo al limite dell’interruzione di pubblico servizio, ma abbiamo certamente superato quello della vergogna.
Tutto ciò allontana la gente dal treno e dal nostro territorio».
LUINO ISOLATA DA MALPENSA «È noto come sia difficile avvicinare l’utenza al trasporto pubblico, ma è altrettanto risaputo come sia rapida la possibile disaffezione quando il servizio diviene inaffidabile: i collegamenti TILO con Malpensa, la cadenzatura oraria dei treni passeggeri su Gallarate hanno permesso di maturare numeri interessanti. A Luino vengono registrati circa 1000 passeggeri al giorno e sulla tratta fino a Gallarate si contano fino a 4000 tra salite e discese al giorno (dati Trenord); questo patrimonio di utenza rischia ora di vanificarsi per un impiegabile disinteresse generale.
Lo sviluppo del nostro territorio corre sui binari, non abbiamo alternative viabilistiche veloci per Milano, Malpensa e la Svizzera: da qualche giorno Luino non è più collegata direttamente con l’HUB aeroportuale, essendo stato previsto un cambio a Gallarate con attese inspiegabili: nelle tabelle degli orari si legge che, dal 10 giugno, per il tratto Luino – Malpensa occorreranno 2 ore e 30 minuti con cambio Gallarate. Con il collegamento TILO diretto la distanza verso l’aeroporto veniva coperta in poco più di un’ora».
TRENI PIU’ MODERNI «Alla Regione Lombardia e alla concessionaria Trenord abbiamo chiesto treni passeggeri moderni e puliti, almeno una corsa veloce in più al giorno verso Milano; il miglioramento della segnalazione dei treni per Luino in stazione Garibaldi e Centrale dove, a tutt’oggi, è praticamente impossibile raggiungere Luino senza consultare uno smartphone.
Al settore ambiente di RFI e alla Regione abbiamo sollecitato la ripresa dei lavori programmati per il 2014 per installare le barriere foniche lungo le zone maggiormente sensibili della linea; al Prefetto di Varese abbiamo chiesto ed ottenuto un primo incontro sul tema della sicurezza e ne stiamo sollecitando altri per capire come e cosa succeda in termini di pronto intervento, nonché chi sia in grado di operare in caso di problemi al trasporto di merci pericolose».
L’APPELLO A FONTANA «Ci rivolgiamo a Lei, Presidente Fontana, affinché voglia aprire, entro breve termine, un tavolo di lavoro per affrontare tutte le problematiche che affliggono la linea ferroviaria di Luino e del Lago Maggiore. Non possiamo permettere che uno dei territori più belli di Lombardia sia massacrato dal transito dei treni merci di AlpTransit, con un ulteriore peggioramento del trasporto passeggeri».
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