Growin’up: la storia e la musica di Bruce Springsteen al Parco Sibilia
Venerdì 20 luglio l’Accademia dei Folli dedica il nuovo appuntamento di Lakescapes – teatro diffuso del Lago a uno dei cantautori più importanti del nostro tempo
Venerdì 20 luglio l’Accademia dei Folli dedica il nuovo appuntamento di Lakescapes – teatro diffuso del Lago a uno dei cantautori più importanti del nostro tempo.
Alle 21.30, al Parco Sibilia di Castelletto Ticino, è di scena Growin’up, uno spettacolo di musica-teatro che racconta la storia di Bruce Springsteen e ne crea un ritratto a partire dagli albori della sua carriera, quando ancora nessuno lo chiamava The Boss.
Growin’up è la storia dell’inizio del mito di un cantante che oggi – ancora oggi, dopo oltre 45 anni di carriera – riempie gli stadi di tutto il mondo; dall’infanzia poco felice, in povertà, con un padre di origini irlandesi perennemente ubriaco, alla folgorazione guardando per la prima volta Elvis Presley in tv. Dai primi passi con la chitarra ai concerti in tutti i locali della East Coast. Dai Castiles ai Child, dagli Still Mills alla Bruce Springsteen Band. Per non parlare di quella sera, in un localaccio di Asbury Park, quando durante un concerto per pochi intimi – che tra l’altro erano entrati solo per ripararsi dalla tempesta che imperversava fuori – dalla porta entrò un uomo enorme, nero, con un sax in mano, e da quel momento diventò il fratello di palco di Bruce.
Fino al 9 maggio 1974, all’Harvard Square Theatre di Cambridge. Sul palco c’è un ragazzo di quasi 25 anni con la chitarra in mano, tra il pubblico siede un certo Jon Landau, uno dei critici musicali più importanti del mondo, che pochi giorni dopo, sulle pagine del Rolling Stone, con ancora “i polpastrelli delle dita anestetizzati dopo il tanto tambureggiare sulla poltrona per battere il tempo”, scrisse sulla tastiera della sua temutissima Remington: «Stasera ho visto il futuro del rock ’n’ roll: il suo nome è Bruce Springsteen».
Parlare di Springsteen significa raccontare il mito di uno sfuggente american dream; la libertà delle highways contrapposta all’oscurità delle strade di periferia, dove giovani amanti si fanno promesse di una vita migliore; la dura esistenza dei lavoratori e dei disoccupati; la ricerca perenne di una promised land. Dall’appassionata ricerca giovanile di “Greetings from Asbury Park” all’amara constatazione della maturità di “The Ghost of Tom Joad”, Bruce Springsteen traccia, con le sue canzoni e con la sua stessa vita, la parabola di un grande romanzo americano.
Con Carlo Roncaglia (voce e chitarra acustica), Enrico De Lotto (basso elettrico), Paolo Demontis (armonica) e Max Altieri (chitarre). Testi di Emiliano Poddi, regia di Carlo Roncaglia.
Ingresso 15€, ridotto con prenotazione 12€
Ingresso da via Caduti per la Libertà e via XXV aprile – Castelletto Ticino
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