“Street food”, critiche dai Cinquestelle
In una nota l’attivista luinese Gianfranco Cipriano si lamenta: “Prezzi alti e svantaggiate le attività commerciali”
Una manifestazione con un logo «inguardabile», «come vedere un negozio con un cartello ben esposto con scritto “comprate altrove”».
Chi parla è l’attivista pentastellato Gianfranco Cipriano. L’oggetto del contendere è “Streetfood” la manifestazione organizzata da Ascom Luino.
«Non voglio soffermarmi sui prezzi delle bancarelle che personalmente ritengo spropositati per un “compra e mangia” anche se non discuto sulla qualità, nè sulla quantità di plastica che tali situazioni producono, ma sulla tutela dei bar, ristoranti, pizzerie ecc. che insistono sul territorio – afferma Cipriano – queste attività con un giochetto simile, mandano in fumo 3 giorni di incassi importanti nel bel mezzo dell’estate, magari proprio determinanti per fare la differenza nella stagione».
Da qui la proposta: «Il mio street food consisterebbe nel concedere spazi sulle piazze e marciapiedi per queste serate, (senza costi) ai bar, gelaterie, ristoranti e alle botteghe locali per promuovere le loro specialità!
Si dovrebbero invitare i tanti personaggi famosi che abbiamo sul territorio che spesso non vengono valorizzati e apprezzati come si dovrebbe. Di idee ce ne potrebbero essere davvero tante, ma quella di far venire da fuori stand gastronomici per tre giorni mi sembra una follia… con tutto rispetto per chi ha tali attività, ma qui c’è di mezzo la pelle di miei concittadini e colleghi commercianti».
«Bella l’idea delle band per le strade e gli eventi di contorno. Negativo invece la collocazione in un unico luogo delle bancarelle. Sarà mica che il prezzo che gli Street Food sono disposti a pagare per insistere sul territorio facciano gola più che il bene delle attività locali?», conclude la nota a firma “Luino 5 Stelle”.
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