Spaccio di coca nella “Portofino” del Verbano, un arresto
L’uomo, un italiano cinquantenne finito in manette qualche giorno fa. I militari: «Era il fornitore della zona»
L’allarme l’avevano fatto scattare alcuni genitori di Castelveccana: «Qui in paese c’è qualcuno che spaccia».
Voce girata in paese, a Caldè, e arrivata alle orecchie di sindaco e carabinieri. Voce subito trasmessa ai militari della locale stazione che, coordinati dalla compagnia di Luino hanno cominciato a fare verifiche sui personaggi sospetti.
Puntualmente la paletta dell’alt ha sortito i suoi effetti nella serata di sabato scorso quando la pattuglia dei militari hanno controllato un uomo. Tolto il casco, documenti alla mano, sono spuntate le generalità di un personaggio noto della zona.
«Svuoti le tasche per favore». Risultato: un grammo di coca. Scatta la perquisizione domiciliare e l’Arma trova nell’abitazione dell’uomo 14 grammi di polvere bianca da sniffare, valore qualche centinaio di euro.
Non è chiaro se l’uomo facesse il pusher a domicilio, o se si avvicinasse a scuole – dubbi che sorgono per via dei sospetti dei genitori – : sono particolari che saranno oggetto di indagine.
Per il momento sono scattate le manette, l’arresto convalidato in direttissima e il giudice ha stabilito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria come misura cautelare.
Secondo i carabinieri è verosimile che l’accusato fosse il “fornitore” della zona.
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