Brezzo di Bedero e Germignaga presentano i loro tesori della fede
Anche le valli montane sono scrigni di antichi tesori, stratificazione di secoli in cui la fede cattolica era centro della vita sociale. Sabato al Teatro Italia la presentazione del Censimento dei beni ecclesiastici delle due comunità
Le austere mura della Canonica e il suo coro ligneo, le tele seicentesche del San Carlo di Germignaga e l’oreficeria settecentesca, il più antico antifonario ambrosiano. Spesso anche le valli montane più periferiche sono scrigni di antichi tesori, stratificazione di secoli in cui la fede cattolica era centro della vita sociale e massimo produttore di monumenti e documenti. Non fanno eccezione anche Germignaga e Brezzo di Bedero, sul Lago Maggiore: le due piccole comunità tra lago e montagna sono al centro della nuova tappa del censimento dei beni culturali ecclesiastici dell’Alto Lago.
(nella foto: altare maggiore della Canonica di Brezzo di Bedero)
Il progetto s’inquadra nel piano nazionale di censimento dei beni ecclesiastici promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e prosegue appunto il piano di catalogazione delle opere d’arte nelle chiese dell’alto Lago Maggiore avviato nel 2012 grazie all’impegno della Comunità Montana Valli del Verbano e alla rinnovata sinergia tra amministrazioni pubbliche, parrocchie e fondazioni bancarie.
«Dopo Luino, Maccagno e le valli Veddasca e Dumentina, la catalogazione delle opere d’arte ha interessato quest’anno le importanti parrocchie di Germignaga e Brezzo di Bedero, da sempre fulcro della storia dell’intero nostro territorio» spiega Simona Ronchi, assessore alla cultura della Comunità Montana Valli del Verbano. «È questo, però, un traguardo intermedio verso la conclusione della catalogazione in tutte le chiese del Luinese, operazione che ci porrebbe all’avanguardia anche rispetto ad ambiti nazionali tradizionalmente considerati di maggior “peso” artistico”».
Federico Crimi, Francesco Isabella e Maurizio Isabella, professionisti incaricati del censimento, precisano che «questo ambizioso traguardo è più vicino di quanto sembri: la catalogazione nelle parrocchie di Porto Valtravaglia e Castelveccana è già in atto; per chiudere l’operazione su tutto il territorio mancano solo le parrocchie tra Montegrino e Mesenzana».
L’incontro si avvarrà delle riflessioni sul tema della bellezza, dell’arte e della fede di monsignor Franco Agnesi, vicario generale della Diocesi di Milano, di don Giuseppe Vegezzi, vicario episcopale per Varese, di don Sergio Zambenetti, decano di Luino, di don Marco Mindrone, parroco di Germignaga e di Brezzo di Bedero, e dell’arch. Carlo Capponi, dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano. I saluti delle autorità pubbliche (Simona Ronchi; Marco Fazio, sindaco di Germignaga; Mariagrazia Campagnani, sindaco di Brezzo di Bedero) e di Maurizio Ampollini (presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto), di Antonio Bulgheroni, di Luigi Jemoli (presidente e vice presidente della Fondazione Unione Banche Italiane per Varese) e di Mauro Cassani (per UBI Banca spa) inquadreranno l’argomento nell’ambito del sostegno territoriale congiuntamente offerto al progetto dalle forze economiche e sociali. Infine, Federico Crimi, Francesco Isabella e Maurizio Isabella illustreranno i risultati del lavoro con ricca carrellata di immagini.
«Operazioni come questa – conclude don Marco Mindrone, parroco di Germignaga e Brezzo di Bedero – dimostrano che il legame tra la bellezza e la fede è sempre stato ed è tutt’ora imprescindibile ad ogni azione pastorale significativa per l’oggi».
L’appuntamento è a Germignaga, al cinema teatro Italia, sabato 17 novembre 2018, dalle ore 10 alle 12. L’ingresso è libero.
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