Devastò il pronto soccorso: condannato a un anno e 4 mesi
I carabinieri lo arrestarono lo scorso 18 novembre. Una lunga sfilza di precedenti, ma anche un caso umano finito in tribunale
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Gli agenti della polizia penitenziaria gli tolgono le manette, lui esce dalla gabbia, si siede, guarda il presidente e dice poche parole che ascoltate così non lasciano indifferenti: «Signor giudice, non sapevo dove andare a dormire. Mi spiace per quanto è successo».
Poi quell’uomo in tuta, con aria dimessa si alza e torna tra le sbarre in aula e ascolta la ricostruzione del pm e le parole del difensore.
Era oggi a processo con rito abbreviato quel quarantacinquenne accusato di aver devastato il pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio lo scorso 18 novembre dopo una notte “brava” quando i carabinieri lo trovarono con un piede di porco nei pressi di una casa in Valcuvia, ubriaco.
Per questo l’uomo venne portato in pronto soccorso a Cittiglio dove al risveglio fece il diavolo a quattro: prima baccano poi disturbo agli altri degenti, ancora minacce e alla fine del crescendo, una volta arrivati i carabinieri, la resistenza col bastone di una flebo.
Il risultato, dopo armadietti rotti e bottiglie in vetro della fisiologica sfasciate e numerosi pazienti e infermieri spaventati, è stato quella sfilza di capi d’imputazione sgranati oggi dal pm: interruzione di pubblico servizio, tentato furto, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti, che gli sono valse alla fine la condanna a un anno e quattro mesi e a 1400 euro di multa oltre all’ovvia confisca dell’attrezzo usato per aprire le porte.
Il difensore ha illustrato le condizioni del suo cliente: senza fissa dimora era domiciliato per convenzione in una struttura per senza tetto a Milano sebbene nell’ultimo periodo fosse ospite di una domma a Cittiglio, abitazione dalla quale l’imputato venne allontanato qualche giorno prima della nottataccia; il giorno prima venne sorpreso a dormire alal stazione di Luino.
Da qui la decisione di ubriacarsi e intrufolarsi in qualche casa per passare la notte, proposito rovinato dall’intervento dei militari.
Ora l’uomo si trova in carcere. Ha precedenti specifici per sette pagine dattiloscritte: una sfilza di furti, una rapina, danneggiamento, resistenza ed evasione.
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