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“Facciamo come a Venezia e teniamo le lucine a Leggiuno”

La proposta arriva sotto forma di lettera aperta da un lettore-architetto: “Disponibile gratuitamente, con qualche collega, a studiare un piano di viabilità più snello”

lucine di leggiuno natale 2018

Dopo la decisione degli organizzatori di fermare le lucine di Leggiuno per le difficoltà logistiche di un esorbitante afflusso di visitatori a confronto con la capienza del piccolo paese, e le polemiche seguite, la questione fa ancora discutere.
Solo di ieri la presa di posizione dell’associazione di consumatori Codacons e la proposta di riproporre per il Natale 2019 il medesimo spettacolo, ma a Varese. C’è però chi non vuole rassegnarsi all’idea di abbandonare quella magica atmosfera di paese percepibile fra la chiesa e l’oratorio che si avverte al calar del sole, quando il lavoro dei volontari si anima.
La proposta di studiare una soluzione per Leggiuno arriva in una lettera da parte di un “addetto ai lavori” che ha un obiettivo: regolamentare l’accesso al sito.

Egregio Direttore,
ho cercato invano l’indirizzo delle famiglie Betti per rivolgere alla stesse ed ai loro collaboratori, il mio plauso per quanto hanno saputo realizzare.
Non avendolo trovato, scrivo a Lei, affinché voglia farsi interprete divulgando questa mia.
Una sera, fra Santo Stefano e San Silvestro, sono stato a Leggiuno, certamente il paese è piccolo, le strade ed i parcheggi difettano un po’, comunque fin da subito sono rimasto stupito dalla quantità di persone presenti che si incamminavano verso il luogo della manifestazione.
La fila di gente in coda era paurosa, più di mezz’ora per raggiungere l’ingresso. Però non ho sentito una lamentela, tutti molto pazienti e composti, nessuno ha reclamato per la lunga attesa. Finalmente sono riuscito ad entrare e sono stato colto dalla magica atmosfera del luogo. Bellissimo, eccezionale: i fiori, gli animali, i funghi, le lumache e tutto il resto erano illuminati con colori diversi. Che dire? Da tanti anni faccio parte di un gruppo di progettazione e quindi posso capire la mole di lavoro che c’è dietro a questa realizzazione, oltre alla fantasia ed al buon gusto dimostrati dai realizzatori.
Tante persone erano senza parole, quasi sbigottiti da tanta armonia e bellezza. Personalmente, anche se non sono di Leggiuno, mi sono sentito orgoglioso per tanta bravura.
Leggo oggi, che visti i disagi del paese, si pensa di non ripetere questa manifestazione, ciò sarebbe un peccato mortale, perché sprecare tanta maestria? I disagi si possono risolvere, magari gestendo l’afflusso in modo diverso (vedi Venezia); la viabilità e le aree a parcheggio potrebbero essere migliorate con un numero maggiore di Vigili anche presi in prestito dai comuni limitrofi.
Personalmente sarei disponibile gratuitamente, con qualche collega, a studiare un piano di viabilità più snello da sottoporre alla Municipalità di Leggiuno.

Cordiali saluti, Claudio Daverio

STUDIO TECNICO D’ARCHITETTURA
Claudio Daverio Architetto
Via Roma, 7 – 21018 Sesto Calende (Va)

LE MISURE SULL’AFFLUSSO A VENEZIA

Oltre alla questione della tassa di ingresso a Venezia, di cui i giornali parlarono solo qualche giorno fa, le misure legate all’afflusso turistico di Venezia sono riportate nel sito istituzionale del Comune.
A Venezia nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 2 settembre 2018 “potranno essere adottate dal Comune di Venezia, con la gradualità necessaria, misure straordinarie di gestione dei flussi di visitatori”.
In che modo? Attribuendo diversi bollini – giallo, rosso e nero, come per le partenze in auto sulle autostrade nel periodo di vacanza – a seconda dell’afflusso turistico, schierando steward, totem direzionali e varchi per regolare l’arrivo di visitatori.

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Pubblicato il 03 Gennaio 2019
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